Puccini, record di visitatori alla casa natale del maestro

Il Puccini Mueum chiude in pareggio di bilancio con oltre 30.000 visite nel 2015: il sindaco apre a nuove collaborazioni e rilancia l’idea di una scuola di specializzazione per cantanti d’opera nella Villa Puccini di Viareggio. I dati annuali, aggiornati al 20 dicembre, sono stati resi noti questa mattina (22 dicembre) alla sede del Museo dallo stesso Alessandro Tambellini, presidente della Fondazione Puccini e dal direttore Massimo Marsili. Per quanto le riguarda le presenze, il dato si attesta a quota 30.017, determinando un incremento del 33% rispetto al 2014, quando si contavano 22.847 visitatori: si tratta di un record assoluto dal giorno della riapertura, nel 2012.

Dopo i primi due mesi un po’ incerti, si registra una crescita continua e costante che fa raggiungere una media di 800-900 presenze aggiuntive per ogni mese, con un sostanziale picco ad agosto. Sul versante della provenienza, l’Italia ha perso in termini percentuali, aggiudicandosi il 31,42% , contro il 35,24% dello scorso anno, ma guadagna in numeri assoluti con 9.432 visitatori. La presenza straniera subisce un incremento del 4%, raggiungendo il 68,58%: forte è la presenza del mondo britannico, che fa registrare un 15,20%, seguito da quello statunitense, al 12,08% e dall’area austro-tedesca, che rappresenta una fetta del 9,96%. Seguono la zona franco-belga, con un 6,66% e l’area asiatica, in crescita al 4,75%. L’incasso complessivo per i biglietti è pari a 159.244 euro, che, sommato ad un guadagno di 96.708 euro derivante dal bookshop, determina un incremento aggregato di 73.702 euro, con un incasso complessivo di 255.952 euro.
“I dati danno l’idea di come il sistema museale si sia evoluto – ha commentato il sindaco-: se non avessimo un costo di ammortamento per questa struttura (dovuto all’investimento di partenza per creare, fra le altre cose, un merchandising esclusivo) avremmo dati addirittura positivi. Secondo la mia idea i musei non possono rimanere sempre uguali a sé stessi, serve un’ evoluzione. Abbiamo a disposizione un patrimonio grande rilievo, fra cui anche importante materiale epistolare con cui intendiamo lavorare per accrescere ulteriormente la capacità di offerta. Oltre al rapporto privilegiato con il Teatro del Giglio siamo aperti ad ogni forma di collaborazione utile perchè crediamo nella necessità di riportare l’opera del Maestro nel cuore della vita culturale della città. Questo modello museale, se si confermerà, dimostra che l’attuale scelta è vincente: non è infatti da tutti presentare i costi di un museo in pareggio e, anzi, con un leggero guadagno. I dati – ha conluso – non rivoluzionano certo la situazione finanziaria dell’attività, ma dimostrano come una struttura possa fare cultura ad alto livello senza rimesse”. Ad assumere rilievo è anche il dato relativo alla vendita di biglietti ad una quota agevolata di 3 euro, rivolta alla fascia dei bambini e delle scuole: da 1850 nel 2014 si è passati a ben 3843 nel 2015. Altra fascia da tenere in considerazione è quella dei biglietti venduti a 6 e 4 euro, cresciuti rispettivamente da 98 a 243 e da 49 a 216: si tratta di biglietti veicolati tramite alberghi e ristoranti, il che attesta un rapporto vincente con il sistema commerciale cittadino. La casa natale di Giacomo Puccini ha cambiato strategia di comunicazione nel corso di quest’anno, puntando su un incremento di visibilità grazie sia alla segnaletica allestita in città, sia alla presenza sui media e sui social. Il Museo e la città di Lucca sono infatti stati oggetto di diverse trasmissioni televisive nazionali ed internazionali grazie alla collaborazione con la Bbc, la televisione Andalusa di Malaga, la Rai, Rai Radio 3 e la Cruise Norway, che ha realizzato una lunga intervista al sindaco Tambellini per la realizzazione di un film che promuove la Casa Museo e Lucca come luoghi di Puccini. Di vitale importanza si sono rivelate anche le collaborazioni con alcuni eventi culturali lucchesi, fra cui il Lucca Film Festival, il Dance Meeting, il Lucca Comics and Games, i Puccini Days, il Lucca Classica Music festival e il Teatro del Giglio. Anche in concomitanza con Expo Turandot e con le Cartoline Pucciniane i numeri di visitatori sono visibilmente lievitati. “Ci è sembrato doveroso – ha spiegato Marsili – dopo circa un anno di lavoro mostrare gli esiti di questa nuova strategia di comunicazione. Notiamo che anche nei mesi di bassa stagione, quando abbiamo intrapreso rapporti sinergici con altri eventi cittadini, i numeri hanno raggiunto un significativo incremento, il che attesta come questa maggiore apertura nei confronti della città, degli eventi e delle istituzioni stia dando i suoi frutti. Vogliamo far sì che la casa Natale e il Museo si inseriscano a pieno titolo nella programmazione culturale lucchese, aumentando queste sinergie per 2016”. Significativi anche i riconoscimenti ottenuti dal Puccini Museum nel 2015: fra questi il Top choice da parte della Cina, il certificato di eccellenza da Tripadvisor e un indice di apprezzamento su Facebook che si attesta attorno alle 4 stelle su 5. Gli amministratori hanno cercato di cogliere qualsiasi occasione per promuovere la città e le strutture pucciniane attraverso convenzioni con guide turistiche ed associazioni culturali.
Sui pronostici per il nuovo anno il sindaco non si sbilancia, lanciando tuttavia una serie di proposte innovative per la promozione del binomio Lucca-Puccini. “L’importante – ha affermato Tambellini – sarà consolidare il trend anche per il 2016. A tal fine stiamo pensando anche di incrementare le attività pucciniane estive, proponendo ad esempio più di tre Cartoline. Tenteremo, inoltre, di portare in pareggio anche il bilancio del teatro. Dovremo sicuramente cambiare qualcosa nell’apparato museale, puntando soprattutto sulla collaborazione con altre istituzioni, in primis con la Villa Puccini di Viareggio (che è già stata ripulita sia all’esterno che all’interno, dove sono state rimosse 5 tonnellate di spazzatura). La nostra idea a tal proposito sarebbe quella di trasformarla in un luogo di specializzazione per cantanti d’opera, che potrebbero così usufruire di un momento di altissima formazione. Per adesso è solo un’idea astratta, ma sicuramente non intendiamo allestirvi un altro museo, perché non avrebbe alcun senso. Siamo apertissimi – ha aggiunto – a tutte le forme di collaborazione, a tutti i livelli: per le fusioni, invece, lavoriamo sempre con una certa prudenza: è opportuno conoscersi bene, avere strategie e riferimenti comuni. Intanto suggerisco di incontrarci, trovare sinergie utili: da parte nostra non ci saranno ostacoli, anzi”. Il sindaco fa sapere, inoltre, che se la città vorrà davvero modernizzarsi dal punto di vista turistico dovrà formulare pacchetti, far trovare tutte comodità ai turisti per acquistare biglietti anche cumulativi. Da maggio è già attiva una convenzione con Itinera per la vendita dei biglietti del museo. Da marzo sarà operativa una App dedicata che consentirà di prenotare direttamente dall’albergo la visita al museo. Di fondamentale importanza è stato il contributo della Fondazione Crl, che ha messo a disposizione il fabbricato del museo, restaurandolo e della Camera di Commercio di Lucca che si è rivelata un partner di grande rilievo.

Jasmine Cinquini

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