Vcs: “Lavori in piazza della Zecca, Raspini non ci consulta”

Il comitato Vivere il centro storico interviene oggi (9 gennaio), con una nota a firma Claudio Casotti, sulla questione dei prossimi lavori in piazza della Zecca: i residenti, si apprende, protestano per il loro mancato coinvolgimento nel processo decisionale e temono disagi per l’immediato futuro. “In piazza della Zecca – si legge – sono apparsi dei cartelli di divieto di sosta che preannunciano l’inizio di non meglio specificati lavori. Diversi residenti ci hanno contattato esprimendo i loro timori perché corre voce che queste opere siano relative alla realizzazione delle isole a scomparsa. Finora queste sono state realizzate in zone un po’ defilate, mentre adesso i residenti della piazza hanno il comprensibile timore che vengano posizionate proprio sotto le loro finestre. Considerato che la struttura non è a tenuta stagna è ovvio che, soprattutto durante le stagioni calde, questa è destinata ad emanare cattivi odori. Si tratta di una installazione importante la cui esatta localizzazione andava discussa ed analizzata con attenzione e soprattutto con la collaborazione di chi in quella piazza ci vive”.

La nota prosegue così: “Spostarla di un metro a destra o a sinistra può fare una grossa differenza, mentre invece l’assessore all’ambiente ha ritenuto di avvallare decisioni prese senza alcuna consultazione con i residenti. Per l’ennesima volta si dimostra la scarsa considerazione da parte di questo assessorato verso i cittadini, i quali sono chiamati a rispettare le decisioni prese, senza la minima possibilità di partecipazione, quasi come fossero sudditi”. “Le vecchie circoscrizioni non ci sono più – si conclude l’intervento – le nuove circoscrizioni non state mai realizzate e quindi i cittadini non dispongono di alcuna sede per il confronto e si trovano a dover sottostare al volere dell’assessore di riferimento il quale, se ha propensione alla gestione politica da buon padre di famiglia, coinvolge con rispetto i cittadini, mentre se questa propensione non ce l’ha allora si limita ad attuare i suoi programmi senza esitazione alcuna. Possibile che nessuno in Comune avverta l’esigenza di affrontare il discorso delle isole a scomparsa in una civile assemblea pubblica che abbia ad oggetto la dislocazione delle isole, nonché le modalità di recupero degli stalli persi?”.

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