Cartelle pazze per le mense, il Comune ammette errori

C’è un iban sbagliato dietro al caos che ha indotto a far partire una raffica di cartelle pazze dalla Lucca Holding Servizi a quasi tremila famiglie lucchesi, chiedendo di pagare importi insoluti per le mense scolastiche che alle famiglie sono risultati invece regolarmente pagati per le annualità dal 2011 al 2013. Il Comune che dopo la prima valanga di segnalazioni ha attivato una task force per capire cosa avesse provocato il disagio è giunto al verdetto e ora offre anche le soluzioni. Ammettendo di aver sbagliato, come hanno chiesto nei giorni scorsi i genitori. A spiegarlo sono gli assessori al bilancio e tributi Enrico Cecchetti e alle politiche formative Ilaria Vietina che hanno convocato stamani (15 marzo) una riunione a palazzo Orsetti con gli uffici dei servizi scolastici e della ragioneria comunale e Lucca Holding Servizi per una nuova verifica sulla vicenda del recupero dei crediti sulle mense scolastiche.

“Abbiamo voluto aspettare alcuni giorni per avere un quadro più chiaro possibile della situazione – afferma l’assessore Ilaria Vietina –. Non abbiamo alcuna difficoltà ad assumerci le responsabilità che ci competono, anche come rappresentanti della struttura comunale. Detto questo, oltre ad una analisi approfondita dell’accaduto, stamani abbiamo preso alcune decisioni per ridurre i disagi dei cittadini e per evitare che si ripetano situazioni del genere”.
Sui 2.500 bollettini inviati – inizialmente però si parlava di 2.988 lettere – sono emerse tre tipologie principali di errori.
A fine 2012 per la prima volta è stata attivata la possibilità di effettuare pagamenti mediante bonifico bancario. In quell’occasione per errore è stato comunicato agli utenti l’Iban del conto corrente di tesoreria anziché quello dell’Ufficio mense. “Ciò ha comportato – spiega il Comune – la materiale impossibilità di collegare vari pagamenti effettuati tramite bonifico ai singoli utenti che sono risultati insoluti, anche se avevano pagato. Nel marzo 2013 si è verificato un problema nella codifica dei bollettini postali inviati agli utenti. Successivamente le Poste, su richiesta del Comune, sono intervenute per correggere l’errore, non riuscendo tuttavia ad assegnare i pagamenti effettuati a tutti i singoli utenti”. Un bel pasticcio. Che non finisce qui perché – come spiega l’amministrazione – nel maggio 2014, e in misura minore in altri periodi, sono emersi problemi gestionali nella rilevazione delle presenze dei bambini che effettivamente hanno usufruito del servizio mensa.
Per ridurre i disagi delle famiglie l’amministrazione ha definito oggi nuove disposizioni. In particolare, le azioni esecutive (riscossione coattiva) saranno avviate solo dopo la conclusione dell’istruttoria su tutte le situazioni soggette a verifica e, comunque, non prima del 30 aprile prossimo. A coloro che hanno inviato o consegnato la ricevuta dell’avvenuto pagamento, sarà inviata una comunicazione di chiusura della pratica. Per coloro che dichiarano di aver pagato, ma di non essere in grado di produrre una attestazione di pagamento, saranno effettuate apposite verifiche da parte dell’amministrazione presso le Poste per ricostruire l’ eventuale avvenuto pagamento.
Per quanto riguarda il futuro, in relazione all’annualità 2014/2015, anche se i dati sono sicuramente più precisi dei precedenti, l’amministrazione ha dato mandato agli uffici di procedere preliminarmente con verifiche bonarie tramite comunicazione postale, email o telefonica, senza costi a carico dell’utente. Per le scadenze relative all’anno scolastico attualmente in corso, si procederà con verifiche telefoniche sui mancati pagamenti nei mesi immediatamente successivi a quelli di scadenza, per evitare alla radice problemi con quelli emersi.
“Senza volere in nessun modo minimizzare questi fatti – conclude l’assessore Cecchetti – mi preme comunque inquadrare l’accaduto nel contesto generale dell’attività di recupero sviluppata dagli uffici comunali. Ogni anno decine di migliaia di accertamenti e di ingiunzioni vengono notificate ai cittadini lucchesi per mancati o errati pagamenti di tributi e di servizi a domanda individuale. Nel 2015 sono stati notificati 7.940 provvedimenti relativi ad annualità pregresse Ici-Imu, 13.480 accertamenti per annualità 2013 e 2014 di Tares-Tari, un migliaio di segnalazioni per rivalutazione di rendite catastali, alcune centinaia di accertamenti per mancati o errati pagamenti nelle rette Rsa, per la pubblicità ed il suolo pubblico, senza considerare tutti i mancati pagamenti per le violazioni al codice della strada. In tutti questi casi i margini di errore sono sempre stati assolutamente al di sotto dei livelli fisiologici”.
Intanto, però la mobilitazione dopo il caso delle cartelle pazze è scattata. Domani una delegazione del comitato La scuola che vogliamo incontrerà il sindaco Alessandro Tambellini in Comune ed è confermato lo sciopero del panino per il prossimo 17 marzo (a Balbano il 21). L’incontro di domani servirà a mettere sul tavolo le iniziative del comitato che si annunciano comunque clamorose.

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