S.Anna cambia volto, progetti Piu finanziati a metà foto

Potrà essere realizzata la nuova rotatoria di piazzale Boccherini, dove sarà costruito anche il sottovia pedonale. E insieme cambierà volto piazzale Sforza. Il sogno coltivato da lungo tempo per Sant’Anna da parte della giunta Tambellini può entrare nella sua fase operativa dopo il via libera al finanziamento regionale per il progetto Piu presentato per il quartiere dal Comune di Lucca al bando regionale dello scorso ottobre: a Lucca sono in arrivo, come si sa, oltre sei milioni e 546mila euro per le opere di rigenerazione urbano cui si aggiungono 1,6 milioni di euro di fondi propri del Comune. Il progetto del Comune si è collocato al settimo posto nella graduatoria del bando ma è stato il secondo in termini di entità del finanziamento. Gli interventi in particolare si concentreranno nelle aree circostanti di piazzale Sforza e via Matteotti per estendersi lungo viale Puccini, fino a riconnettersi con il centro storico.

Le operazioni presentate dall’amministrazione erano complessivamente 22 per quello che si presenta come un grande intervento di rigenerazione delle periferie. La fase che inizia dopo l’ammissione al finanziamento derivante in parte da fondi dell’Unione Europea e in parte da fondi statali, sarà quella di coprogettare con la Regione Toscana e con i cittadini per l’individuazione, tra tutti quelli presentati nel master plan, dei progetti prioritari da poter realizzare con la somma a disposizione. In particolare il finanziamento accordato al Comune di Lucca è pari a 6 milioni e 546.933,96 euro a cui si dovrà aggiungere un cofinanziamento del Comune di oltre un milione e 600mila euro. Circa la metà, insomma, di quanto richiesto per portare a termine tutti i progetti presentati. Sarà una fase concertata con la Regione e con i cittadini a decidere quali di questi progetti saranno effettivamente realizzati con la cifra a disposizione.
Gli interventi esposti nel master plan si concentrano sull’immobile dell’ex distretto sanitario circoscrizione 3 e l’area ad esso adiacente, su piazzale Sforza, sulla ex scuola elementare Giusti di via Pisana, sulla palestra e sugli impianti sportivi di via Matteotti, sulla viabilità, sulla pubblica illuminazione e sulle aree a verde di viale Puccini, su piazzale Boccherini, su via Ferraris, viale Luporini e via Amendola. Sarà completata poi la pista ciclabile lungo il viale Puccini, che ora si ferma in via Nerici, e sarà garantito il collegamento tra il quartiere e la città tramite un nuovo sottopasso ciclopedonale in viale Papi e l’apertura di viale Luporini verso la circonvallazione.

Il sindaco: “Primi passi per la riqualificazione delle periferie”
Il sindaco Alessandro Tambellini, che ha presentato il progetto vincitore del bando in sala degli Specchi assieme agli assessori Pierotti, Mammini e Sichi, ai dirigenti Giannini e Tani e a Pierluigi Ferrenti, che si è occupato di “intercettare” il bando regionale, plaude al successo ottenuto: “Riteniamo che entro l’anno – dice – concluderemo i progetti che riguardano il centro storico. Ora è il momento di mettere mano alla periferia che, negli anni, ha avuto uno sviluppo disordinato ed una urbanistica complessa. Questo di Sant’Anna è un primo e significativo segno di novità, cui faranno seguito i progetti per San Vito e San Concordio”.
“Un progetto – spiega il primo cittadino – che nasce da questa amministrazione, dalle persone che sono qui. E non mi sento di ringraziare nessun altro se non l’assessore Remaschi per la continua interlocuzione con l’amministrazione sull’andamento del bando”. Chiaro il riferimento al consigliere regionale Stefano Baccelli che, sabato scorso, aveva anticipato l’esito delle selezioni sul bando Piu: “Anche noi – spiega Sichi – lo sapevamo venti giorni prima, ma siamo abituati ad annunciare le cose pubblicamente quando sono ufficiali e non prima”.
Il sindaco parla anche dei costi per la progettazione preliminare da presentare a bando: “Non arriviamo – dice – a 20mila euro. Se si pensa che i costi per partecipare al Piuss furono superiori ai 240mila euro si capisce bene la differenza. Da questo punto di vista – conclude ironicamente – per noi i 5 stelle sono una giacchettata”.

L’assessore Pierotti: “Un progetto concertato con i cittadini”
“C’è grande soddisfazione – dice l’assessore Francesca Pierotti – per un lavoro complessivo di riqualficazione della periferia che nasce da lontano e che concretizza una serie di interventi che sono nati dal confronto con il territorio e dal progetto dei lavori pubblici partecipati. E non solo: c’è stato anche un grande lavoro dal punto di vista dell’urbanistica assieme all’assessore Mammini e con l’assessore Sichi nella parte della programmazione degli incontri con le associazioni e con la cittadinanza. Il tutto per modulare gli interventi in base alle rirose e alle esigenze del quartiere periferico più popoloso della città. Un lavoro di squadra che ha pagatoo e di cui siamo davvero soddisfatti”.

Mammini: “Si concretizza quello che viene progettato”
Per l’assessore all’urbanistica con il progetto Piu c’è la possibilità di realizzare quello che viene progettato sulla carta: “Partiamo a farlo – dice l’assessore – dal quartiere più popoloso e speriamo che gli altri progetti sul tavolo abbiano la stessa fortuna. Di sicuro, visto che sono progetti avviati da questa amministrazione e che sentiamo totalmente nostri non avranno la stessa tempistica e le stesse difficoltà che ha avuto il progetto Piuss. Questo lo posso assicurare”.

Sichi: “La partecipazione ci ha premiati”
L’assessore Sichi, di ritorno da Firenze, dove sono stati presentati i progetti vincitori, sottolinea l’importanza della partecipazione: “Fra i criteri che ci ha premiato – dice – c’è sicuramente quello di ave coinvolgo i cittadini e le associazioni del territorio. E ci tengo a ringraziarli tutti perché sicuramente hanno anche contribuito a migliorare il progetto originario. Ora con loro ci confronteremo anche nella fase di progettazione verso l’apertura dei lavori”.

Il progetto nel dettaglio
A entrare nel dettaglio dei progetti presentati a bando, il dirigente Maurizio Tani: “Abbiamo previsto – dice – di dare per prima cosa identità a piazzale Sforza e alla zona dell’ex circoscrizione su viale Einaudi. Per piazzale Sforza, in particolare, abbiamo pensato a un progetto di spazio aperto attrezzato e innovativo che si apra al resto del quartiere. Si cerca così di rammendare insieme una serie di interventi che sono nati in maniera slegata, intervenendo anche sulle funzioni dell’ex circoscrizione dove, assieme agli sportelli socio sanitario, è prevista una biblioteca di qualrtiere, un negozio di vicinato, un coworking, un centro di mediazione culturale e una piccola esperienza del progetto “Dopo di noi”, oltre alla riqualificazione degli spazi aperti dell’ex distretto. A questo si ricollega la riqualificazione degli impianti sportivi di via Matteotti, mettendoli a sistema all’interno di una sere di aree a verde che riconnettando con percorsi urbani riqualificati il viale Einaudi con via Ferraris, cercando anche modalità innovative come orti urbani e simili. Gli ultimi interventi sono poi quelli legati alla mobilità ed al collegamento della pisca ciclabile di viale Puccini con il sottopasso pedonale e ciclabile sotto la circonvallazione e la nascita della rotatoria fuori porta Sant’Anna”. “Ora – spiega l’ingegner Giannini – parte la fase di coprogettazione con la Regione. Di sicuro la parte più importante è la rotatoria e il sottopasso con un diverso sistema di gestione del traffico nelll’area, che prevede la riapertura dell’ultimo tratto di viale Luporini e l’alleggerimento della rotatoria di viale Europa da una parte di flussi si traffico. Nel progetto, poi, è previsto, oltre al completamento della pista ciclabile sul viale Puccini anche la nascita di piste ciclabbili interne al quartiere in via Ferraris e in via Matteotti.

La tempistica: entro dicembre l’accordo di programma con la Regione
La tempistica per la realizzazione degli interventi è chiara all’interno del bando. Entro fine ottobre dovranno essere redatti i progetti definitivi ed entro dicembre si deve concludere l’accordo di programma con la Regione Toscana. Sarà all’interno dell’accordo di programma che si definiranno quali fra i 22 progetti inizialmente previsti nel bando saranno effettivamente realizzati: “Si decide insieme ai cittadini”, afferma l’assessore Pierotti. “Occorrerà poi tenere presente – aggiunge l’assessore Sichi – dei fattori per cui è stato ottenuto il finanziamento, ovvero anche la fiunzione suciale degli interventi”. “Qualcosa comunque – promette il sindaco Tambellini – partirà prima della fine del mandato”.

Perché Sant’Anna
La scelta del quartiere di Sant’Anna segue un’attenta analisi del territorio e tiene conto di alcuni indicatori tra cui, ad esempio, il tasso di disoccupazione e occupazione, la concentrazione giovanile, il tasso di scolarizzazione, le criticità ambientali. La strategia del Master Plan si pone come obiettivi globali la diminuzione del disagio socio-economico per la popolazione residente, la diminuzione dei fenomeni di criticità sociale, una maggiore integrazione del quartiere con il tessuto insediativo circostante in un’ottica di riequilibrio delle relazioni sociali e di sostenibilità urbana, contribuendo nel contempo a ricreare il senso di comunità. I risultati attesi sono l’aumento dei servizi di cura rivolti a persone con limitazione dell’autonomia, l’aumento dei servizi sociosanitari territoriali, il miglioramento della condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio culturale, il miglioramento del tessuto urbano e della dotazione di spazi urbani per attività di animazione sociale e partecipazione collettiva, la nascita di servizi per l’aumento dell’occupazione giovanile, la riduzione dei consumi energetici negli edifici e nelle strutture pubbliche, l’aumento della mobilità sostenibile nelle aree urbane.

Gli altri progetti a bando per S.Vito e San Concordio
Dopo Sant’Anna si attendono gli esiti di altri bandi cui il Comune ha partecipato per la riqualificazione dei quartieri di San Vito e San Concordio. Per San Vito Lucca partecipa a un bando ministeriale e ad uno europeo. Per quello europeo si attende una risposta a ottobre, per l’altro i tempi sono un po’ più lunghi. Per San Concordio il Comune partecipa a un altro bando ministeriale dai tempi più ristretti i cui esiti si dovrebbero conoscere già entro fine dicembre.

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