Liceo musicale, 4 cattedre tornano a rischio

Un passo avanti e due indietro. Dopo le rassicurazioni che erano arrivate nel maggio scorso, c’è di nuovo preoccupazione sul destino di alcuni insegnanti del liceo musicale di Lucca.
Tutto ha avuto inizio ieri, quando è emersa un’interpretazione del nuovo contratto collettivo nazionale intergrativo per le assegnazioni provvisorie del personale docente secondo la quale a rischiare la cattedra per l’anno scolastico 2016/2017 sarebbero almeno tre insegnanti. Un’ipotesi ancora tutta da verificare per la preside del liceo, che sta seguendo la procedura con cautela insieme all’ufficio scolastico provinciale e si augura che l’intero corpo docente possa portare avanti, per amore di continuità didattica e di relazioni umane, il percorso avviato con gli studenti.

Una decisione che dovrà comunque tenere conto del comma 10 dell’articolo 6bis del contratto collettivo, che recita: “Nei soli istituti dove erano già attivate le sperimentazioni di ordinamento di liceo musicale, il personale ivi impiegato ininterrottamente dall’anno scolastico 2009/10 resta confermato con priorità assoluta in attesa della costituzione delle classi di concorso specifiche”. Una norma che mette paradossalmente in difficoltà alcuni insegnanti che a partire dal 2007 hanno ‘inventato’ il liceo musicale: difatti, prima che la riforma Gelmini del 2009 lo istituisse, in Italia erano attive solamente le esperienze di Lucca, Arezzo e Milano in via sperimentale. Docenti precari, che al momento della riforma delle graduatorie nel 2009 ‘persero’ la continuità di insegnamento, condizione imprescindibile per essere considerati ‘al sicuro’ con la nuova clausola. “Un altro cattivo effetto della Buona scuola”, è il primo commento su Facebook di uno dei docenti coinvolti, Massimo Salotti. “Fino allo scorso anno – ci spiega poi – la nostra posizione era stata confermata in quanto docenti storici del liceo musicale. Benché precari, siamo stati noi a essere contattati dal ministero per le prime formulazioni delle prove di maturità perché prima non esisteva questo indirizzo. Trenta docenti in tutta Italia che hanno potuto ‘beneficiare’ di anno in anno di questo riconoscimento, fino ad oggi”. Ma chi potrebbe subentrare al loro posto? In questo senso la normativa parrebbe presentare una falla importante. Per insegnare al liceo musicale è infatti condizione necessaria l’averci già insegnato, per cui persino un insegnante di ruolo che presentasse domanda non potrebbe essere assegnato a quelle cattedre. Probabilmente sarà questo il cavallo di battaglia per scongiurare la non conferma definitiva dei tre docenti in discussione. Stando alle indiscrezioni trabellarebbe anche una quarta cattedre, mentre la preside riduce a uno o due insegnanti il rischio di mancata conferma.
Intanto attorno a loro si stringono gli studenti del liceo che hanno voluto loro inviare una lettera di saluto. “Un saluto a tre grandi professori di una grande scuola come il liceo musicale di Lucca – scrivono i ragazzi -. Abbiamo lottato, anche noi studenti, insieme ai nostri professori, vittime di una schiforma come la Buona Scuola. Hanno avuto anche la presunzione di chiamarla Buona. Me ne dispiace molto, veramente. Erano tre grandi professori, ci eravamo affezionati. Ma l’Italia funziona così, no? Si lodano i ladri e si mettono i bastoni tra le ruote ai migliori. Una società che cambierà. Noi non lasciamo soli i nostri professori, perché anche se non saranno più a scuola con noi, rimarranno i nostri insegnanti”. “Un insegnante di musica – sottolineano – non è solo un professore. Chi insegna musica non ti dá solo la capacitá di saper leggere delle note, ti insegna a sentire le emozioni”.

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