Lucca, risolto caos cattedre con 200 nuovi insegnanti

di Roberto Salotti
Un tour de force: dodici ore non-stop di colloqui docente per docente per risolvere il caos nelle assegnazioni delle cattedre di ruolo, prodotto anche a Lucca da una serie di disguidi e sovrapposizioni dei sistemi informatici e dalla confusione generata dall’incrocio fra graduatorie di merito e graduatorie ad esaurimento (Leggi). Una giornata campale quella di ieri (23 settembre) all’Iti Fermi, ma ora – almeno per quello che riguarda le immissioni in ruolo – le nubi si sono dissipate: “Sono state duecento le nuove immissioni in ruolo – spiega la dirigente dell’ufficio scolastico provinciale, Donatella Buonriposi -: e alle 20 di ieri sera siamo riusciti a risolvere i problemi che si erano venuti a creare nelle assegnazioni e che avevano determinato situazioni paradossali. Ora l’Usp insieme alle scuole e ai presidi stessi potranno concentrarsi a risolvere laddove necessario il problema del sostegno, che è dovuto alla carenza di insegnanti con la specializzazione”.

Sono state settimane di fuoco, infatti, non soltanto all’ufficio scolastico ma anche negli stessi istituti: “Abbiamo lavorato sia il sabato che la domenica – osserva Buonriposi – e molti presidi hanno ridotto o hanno dovuto rinunciare alle ferie in agosto. Ma alla fine dopo gli sforzi comuni e i disagi che ci sono stati per tutti, dagli insegnanti fino alle segreterie delle scuole, siamo arrivati alle assegnazioni definitive”. Restano soltanto da definire due conciliazioni, ma il caso verrà affrontato e risolto già lunedì all’ex Provveditorato.
A produrre il caos, lo ricordiamo, erano stati problemi con i sistemi informatici del Miur, Sidi e Buona scuola: “I disagi maggiori – spiega la Buonriposi – sono proprio da ricondursi a sovrapposizioni dovute al fatto che le due piattaforme non hanno dialogato tra di loro. Questo ha determinato alcune situazioni particolari, come la sovrapposizione di insegnanti su una stessa cattedra. Per questo ieri abbiamo riconvocato tutti per le immissioni in ruolo e abbiamo ascoltato uno ad uno i docenti interessati, affrontando la loro situazione e cercando soluzioni. Non è stato un lavoro per nulla semplice. Si capisce che se a quel docente con la chiamata diretta dei presidi era stato assegnato un posto, spostarlo significava mettere in crisi altre 100 assegnazioni. La proporzione del lavoro fatto è proprio questa. Si è cercato di procedere da qui, dalle assegnazioni fatte dalle scuole come prevede il decreto. Il risultato è che tutti gli insegnanti sono stati riassegnati a cattedre ricadenti nel loro ambito scolastico”.
Il caos iniziale aveva prodotto in qualche caso l’esaurimento di posti di ruolo nell’ambito assegnato ai docenti che ne avevano fatto domanda per il ruolo dalle graduatorie di merito o ad esaurimento.
“Devo dire che si sono messi a disposizione anche i sindacati – spiega la Buonriposi -: sono tuttavia rimasta stupita del solo atteggiamento della Uil, che ha tentato in tutti i modi di far saltare il banco. Questo avrebbe nociuto soprattutto alla scuola: l’ufficio scolastico provinciale invece ha deciso di affrontare la situazione di petto, andando a risolvere caso per caso. In questo percorso non sono mancati i problemi e i disguidi ma finalmente possiamo dire di aver ottenuto il miglior risultato sperato”.
Ora resta ancora aperto il capitolo dei posti di sostegno: molti non sono stati ancora assegnati. “Sul sostegno – spiega la dirigente Buonriposi – c’è un serio problema di fondo: che le scuole non riescono a trovare insegnanti con quella specializzazione. Risolto il capitolo delle immissioni in ruolo, adesso proseguiremo nella soluzione di questo problemi. Andremo a spulciare le graduatorie per cercare di assegnare tutti i posti disponibili”. Ed è per questo che l’Usp chiede alle famiglia soltanto un altro po’ di pazienza.

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