Qualità della vita, Lucca sale al 36esimo posto

Migliora la qualità della vita a Lucca, che scala ben 17 posizioni rispetto al 2015 nella classifica nazionale pubblicata stamani (12 dicembre) dal Sole 24 Ore. Un balzo all’insù dalla 53esima postazione di un anno fa alla 36esima, che si deve soprattutto, stando agli indicatori analizzati nel dossier elaborato dal quotidiano economico ad una ripresa dei consumi pro capite, ad un buon risultato nelle politiche sociali e nel welfare, ma anche ad un impulso alle attività culturali.

Purtroppo pesano in negativo, ancora una volta, i dati sulla criminalità: in particolare gli scippi e i borseggi (siamo 98esimi nella classifica in negativo) e i furti in abitazione per 100mila abitanti: 727 la media, 108 il gradino occupato tra le città capoluogo. Non va meglio nemmeno sul fronte delle rapine (indice sempre calcolato sui 100mila abitanti), dove Lucca si colloca al 92esimo con quasi 48 episodi in media per il campione di riferimento.
Dall’economia alla cultura. Il quadro, scendendo nelle specifico, è molto variegato e alcuni indicatori vedono Lucca nella posizione alta della classifica. Per quel che riguarda il reddito, i risparmi e i consumi la situazione migliora e Lucca scala posti in classifica arrivandosi a collocarsi al 39esimo posto. Stesso risultato per lavoro e innovazione dove Lucca conquista il 40esimo gradino, mentre il risultato brillante lo si nota analizzando gli indicatori relativi a servizi, ambiente e welfare, dove Lucca è 14esima a livello nazionale. Meno bene sul fronte della demografia e delle famiglie e dell’integrazione, dove scendiamo al 107 posto, a causa anche di un forte invecchiamento della popolazione residente. Sicurezza, giustizia e reati ci collocano invece complessivamente al 68esimo posto mentre è in ascesa il dato relativo a cultura, tempo libero e partecipazione: Lucca è undicesima, e sfiora la top ten.
Reddito, risparmi, consumi. Entrando nel dettaglio dei dati si scopre che il Pil pro capite a Lucca (dato riferito al 2015) è di 23.992 euro, cifra che porta il capoluogo al 44esimo posto. Va peggio sul fronte dell’assegno pensionistico medio: aLucca è appena 823 euro (57esima posizione). I depositi in banca pro capite medi sono di 20.702 euro (44esima posizione), mentre emerge dai dati la propensione dei lucchesi a investire nel patrimonio immobiliare: siamo 14esimi in Italia. Va peggio invece agli inquilini che devono pagare a Lucca un canone medio di 790 euro (86esimo posto). Crescono i consumi di beni durevoli (ottavo posto) ma anche la media dei prestiti non pagati (91esimi in Italia).
Business e lavoro. Ci premia, comunque, lo spirito d’iniziativa collocandoci al 25esimo posto a livello nazionale, ma il dato sull’occupazione non è lusinghiero (il tasso è di 61,4) e scendiamo al 59esimo posto. Ancora molti i giovani senza lavoro (34,3 il tasso medio tra i 15 e i 24 anni), ma ci “salva” la propensione a investire (23esimo posto) e l’export (26esimo posto). Male l’indice delle start up innovative (77esimo posto).
Ambiente, servizi, welfare. Per questo settore gli indicatori sono nel complesso buoni, ma la pagella ecologica (Indice Ecosistema urbano) colloca Lucca all’83esimo posto. Per il clima Lucca si gode un buon 15esimo posto, mentre va bene anche la sanità: il tasso di “emigrazione ospedaliera” nel 2015 è stato del 4,50%, dato che fa arrivare Lucca al 22esimo posto su scala nazionale. Le infrastrutture per i più piccoli non scarseggiano (17esimo posto), così come le spese sociali pro capite da parte del Comune:Lucca si colloca infatti al 25esimo posto, con una spesa media pro capite di 54,82 euro. Sulla banda larga siamo ancora indietro (ben 90esimo posto) ma va decisamente meglio per un indicatore particolare, quello sui pagamenti veloci: la presenza di sportelli, Atm e pos è molto diffusa: sono 49 ogni mille abitanti e per questa voce siamo addirittura quarti in Italia.
Demografia, famiglia e integrazione. Troppe coppie in crisi e sempre meno laureati fra i giovani e una popolazione che invecchia. E’ questa la fotografia che di Lucca si ricava dai dati del settore raccolti dal Sole 24 Ore. A fronte di un tasso di natalità del 7,90 (nascite ogni mille abitanti) che colloca Lucca al 40esimo posto, il saldo fra popolazione di giovane e anziani sopra i 64 anni propende tutto verso questi ultimi e Lucca è all’86esimo posto. Maglia nera per le separazioni: occupiamo il 107esimo gradino nella classifica: dopo di noi Vercelli, Asti e Lodi.
Giustizia, sicurezza e reati. E’ l’indice dove Lucca fa peggio. Un dato consolante arriva dal contenzioso civile dove il rapporto tra le cause definite e le nuove iscritte nel corso del 2015 è di 1,37 (14esimo posto in Italia). Le liti ultra triennali sul totale di quelle pendenti segnalano invece un dato negativo: sono in media 30 e fanno scalare Lucca al 71esimo posto. Dolenti note arrivano al capitolo criminalità: gli scippi e i borseggi per 100mila abitanti sono stati in media nel 2015 423, portando il capoluogo al 98esimo posto. Ancora peggio per i furti in abitazione, dove come si spiegava, Lucca è in fondo alla classifica. Da aggiungere al quadro le truffe: Lucca è 78esima con 246 episodi ogni 100mila abitanti.

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