C’è soddisfazione tra i membri dell’associazione Parco di Sant’Anna per la sentenza con cui il Tar ha respinto il ricorso della Valore sullo stop al piano attuativo di viale Einaudi. “Una sentenza – spiega l’associazione – che sancisce definitivamente la validità e congruenza delle tesi che dal 2008 sono state fortemente sostenute da questa associazione”.

“Il Tar – aggiunge il presidente Roberto Spinelli – ha confermato che l’adozione del piano attuativo del Parco S. Anna non avrebbe comportato per l’amministrazione comunale, all’epoca guidata dal Sindaco Favilla, alcun obbligo di conseguente approvazione. Anzi, una volta rilevata la difformità tra le previsioni del piano attuativo e le disposizioni del piano strutturale, era piuttosto doveroso da parte del Comune intervenire in autotutela per annullare la delibera commissariale alla quale mancavano i necessari presupposti di conformità”.
“Più volte – prosegue la nota – la nostra associazione ha ribadito, anche con numerosi comunicati a mezzo stampa, che ’a fronte della mera adozione di un piano attuativo il privato non può vantare alcun affidamento sull’effettivo ottenimento dell’autorizzazione a costruire’ .Quindi la sentenza del Tar Toscana avvalora la nostra perseverante posizione critica verso gli amministratori comunali che tra il 2009 e il 2012 sostenevano di essere giuridicamente obbligati ad approvare il Piano Attuativo presentato dalla Valore spa ed ormai adottato dal commissario Lococciolo; in particolare, le motivazioni della sentenza confermano la validità dell’intenso e impegnativo lavoro di ricerca, studio e analisi del piano strutturale da noi svolto in quegli anni, servito anche a dotare la nostra associazione di quelle competenze urbanistiche che da più parti le vengono riconosciute”.