G7, attese ai varchi: “Troppi controlli per residenti” foto

Un’attesa silenziosa, ma di un silenzio che fa rumore, quella vissuta nel centro storico di Lucca nelle prime ore della giornata. I rappresentanti degli affari esteri dei sette grandi paesi industrializzati sono attesi per le 16 a Palazzo Ducale, ma già da questa mattina un semi-deserto regna in una città blindata, fra le proteste di commercianti e residenti, che puntano il dito contro gli amministratori locali. Da Porta Elisa a Piazza Napoleone, passando per via dei Bacchettoni, via Elisa, via Santa Croce e via Fillungo lo scenario è pressoché lo stesso: saracinesche abbassate e cartelli di lamentele campeggiano in un’atmosfera di fredda accoglienza, contornati da qualche risentimento da parte dei residenti che ad ogni punto di accesso alle aree riservate devono identificarsi. “Sono stata al supermercato – commenta una signora – e per tornare a casa ho dovuto esibire i documenti già tre volte, mettendomi in fila. Capisco le ragioni di sicurezza ma in alcune occasioni servirebbe un’organizzazione più efficiente. Per i lucchesi la manifestazione porta solo disagi”.

Assolutamente off-limits piazza San Giovanni e piazza San Martino, dove proseguono anche nella mattinata i lavori di messa in sicurezza della zona. Bar, ristoranti, negozi e anche le chiese rigorosamente serrati, con stupore da parte di qualche turista impreparato e deluso. Poche eccezioni in piazza del Giglio e via Vittorio Veneto, con qualche bar e gelateria che hanno deciso di mantenere alzate le saracinesche, approfittando del via vai di giornalisti e addetti ai lavori in quella che è l’area deputata ad accogliere il vertice internazionale. “Dalle prime ore di stamani – racconta il titolare di un bar – tante forze di polizia e membri della stampa hanno affollato la mia attività. Noi abbiamo deciso di tenere aperto alla luce del fatto che ci troviamo in un punto strategico, ma comprendiamo la scelta di alcuni colleghi più decentrati di chiudere in questi due giorni”.
Durante l’attesa, l’unico rumore che si percepisce in Piazza Napoleone è quello di un drone delle forze di polizia che si leva in aria per prova (ha avuto anche un incidente con un… gabbiano), collegato ad un computer che trasmette immagini dall’alto della città. A fianco, le camionette delle unità cinofile e dell’esercito, con i militari che si trovano a dare indicazioni a qualche sporadico passante.

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