“No a Lazzareschi usato per screditare Fondazione”

Non si placa la polemica intorno alla mancata elezione di Luigi Lazzareschi, ad della Sofidel, fra i soci della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. Sul tema interviene l’ex vicepresidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Maido Castiglioni: “L’esclusione di Lazzareschi – commenta – credo sia dispiaciuta ai più, me compreso, ma non a tutti perché altrimenti non sarebbe successo. Al di là delle indicazioni, chi ha votato era in grado di intendere e di volere”.

“A questo proposito – commenta – alcune domande credo sia legittimo porsi: la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca è nata agli inizi degli anni Novanta, negli ultimi 10 anni, da quando c’è il sottoscritto, ho visto entrare decine di nuovi soci: perché la candidatura di Lazzareschi non è stata posta prima ed è diventata così fondamentale ora? In un futuro prossimo sarà necessario convocare altre assemblee per la nomina dei soci mancanti; in quelle occasioni sarà facile rimediare all’errore, senza gridare allo scandalo. Quale sarebbe potuto essere poi il contributo del socio Lazzareschi in una assemblea che normalmente viene convocata due-tre volte l’anno considerando il suo impegno lavorativo costantemente all’estero? O era previsto un altro ruolo? Perché ci si accorge del “problema deleghe” in questa occasione e non è stato sollevato il problema in altri casi recentemente avvenuti? La disponibilità di posti vacanti da sostituire era 9 e sono stati eletti solo 7. Forse c’è stata una dispersione di voti casuale che ha penalizzato anche altre persone che non hanno raggiunto il quorum, quindi altri personaggi avrebbero di che lamentarsi. Non sarà che quello che è successo, l’esclusione di Lazzareschi, al di là del valore della persona, viene in maniera strumentale additata a scandalo con uno scopo ben preciso: mettere in cattiva luce la precedente amministrazione?”.
“Infine – conclude Castiglioni – stride anche il fatto che nel frangente siano mancati apprezzamenti sulle nuove nomine a presidente e vicepresidente, persone di grande valore professionale ed etico, indipendenti socialmente ed intellettivamente. Forse perché non appartengono a schieramenti predefiniti attualmente in agitazione?”.

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