Vcs: “Sindaci hanno già poteri per tutelare il centro”

Più poteri ai sindaci per la tutela dei centri storici. Vivere il Centro Storico guarda con interesse e qualche critica alleguarda con occhio critico alle proposte del consigliere regionale Baccelli subito riprese dal sindaco uscente Alessandro Tambellini: “Le recenti affermazioni del consigliere regionale Baccelli – dice il comitato –  a cui sono subito seguite quelle del sindaco Tambellini sono interessanti, tuttavia ci permettiamo di far osservare che gli strumenti normativi per tutelare il Centro Storico ci sono già, il problema semmai consiste nel fatto che la loro applicazione viene sistematicamente omessa, con quelle conseguenze di degrado che sono sotto gli occhi di tutti”.

“L’ articolo 41 comma 1 lettera B del codice regionale del commercio – spiega Vcs – dice che “l’area di somministrazione è quella dove ci sono i tavoli e le sedie nonché lo spazio funzionale che si trova fra dette strutture”, invece a Lucca un barino di 4 metri quadri conta su una superfice di somministrazione infinita con gli inevitabili problemi di ordine pubblico, igienici e sanitari, nonché quelli relativi alla violazione delle norme penali che questo comporta. L’ultima ordinanza dove si vietava la consumazione al di fuori dell’ area di somministrazione risale al 2009 con l’assessore Candelise. Da allora vige l’anarchia più assoluta. Se si vuole risolvere questo problema basta fare come a Modena dove il sindaco ha proibito la consumazione fuori dai locali dopo le 21. Ordinanza che abbiamo inutilmente consegnato all’assessore Raspini anni addietro, in uno degli altrettanto inutili incontri che abbiamo inutilmente intrattenuto. Tra l’altro in questo contesto il Comune è inadempiente agli articoli 58 e 67 del regolamento di polizia urbana che, in estrema sintesi, vietano i bivacchi per la strada e gli atti contrari alla quiete pubblica, in quanto, nonostante le situazioni denunciate tutti i giorni, non ci risulta che siano mai state elevate sanzioni a questo titolo. Un membro del nostro comitato in gita a Siena si è seduta in piazza del Campo per mangiare un panino ed è subito arrivato un vigile a fargli presente che non poteva farlo, mentre da noi si permette ai turisti di stendere la tovaglia per fare il pic nic.
Non è vero che le liberalizzazioni previste dal decreto Monti sono cosi selvagge. All’articolo 31 si dice che: “la libertà di apertura di nuovi esercizi commerciali sul territorio senza contingenti, limiti territoriali o altri vincoli di qualsiasi altra natura, esclusi quelli connessi alla tutela della salute, dei lavoratori, dell’ambiente, ivi incluso l’ambiente urbano, e dei beni culturali” . Quindi il sindaco può e addirittura dovrebbe tutelare il centro storico. Sosteniamo questo da molti anni richiedendo la corretta applicazione della legge ed infatti questo concetto appare finalmente confermato e citato anche nell’ordinanza di moratoria recentemente approvata a Lucca mentre a Pisa è già in vigore da diversi anni”.
“In conclusione – chiude il comitato – gli strumenti per risolvere la gran parte dei problemi del centro storico ci sono e non è vero che i sindaci hanno le mani legate. Da che cosa è dettata questa improvvisa sensibilità nei confronti del centro storico? Sarà mica dovuta al fatto che si sono resi contro che i voti persi nella compagine civile cominciano ad essere più di quelli guadagnati dalle persone che per divertirsi non esitano a mettere in croce i residenti degradando la città senza ritegno? Volere o non volere questo è il dilemma”.

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