Rimossi tutti gli ostacoli, finalmente parte il ripristino. La società partecipata Polis è in liquidazione e l’ex-Gesam di San Concordio è tornata sotto la diretta competenza del Comune di Lucca. Una parte di quartiere che negli ultimi anni era divenuta off-limits per l’allestimento del cantiere dello Steccone, progetto per la realizzazione di un complesso direzionale e commerciale poi definitivamente abbandonato dall’amministrazione Tambellini che, in questi giorni, ha avviato alcuni lavori di ripristino. La gru, ferma nel cantiere per anni, era stata già rimossa lo scorso dicembre.

“L’obiettivo è restituire ordine e decoro all’area arretrando lungo via Consani la recinzione e recuperando così circa 20 stalli di sosta a raso, di cui uno riservato ai disabili”, informa l’assessore alle partecipate, Giovanni Lemucchi. Lavori anche lungo via della Formica, in prossimità dell’ingresso della ex circoscrizione 7: sarà ripulito il percorso per consentire l’accesso a pedoni e biciclette. Una sistemazione destinata, comunque, a lasciare il posto al progetto di riqualificazione complessiva dell’area, che sarà restituita al quartiere bonificata, con parcheggio pubblico per 66 auto nel volume interrato. “Quella parte di quartiere trattiene una memoria storica e identitaria molto importante, quella dell’antico porto fluviale – afferma Serena Mammini, assessore all’urbanistica – e vorremmo poterla onorare con un simbolo, un richiamo visivo diretto ed efficace”.
Verrà realizzata inoltre una piazza coperta con strutture leggere (acciaio, vetro, alluminio) che ospiterà, nella sua porzione chiusa, una mediateca, una web library e un caffè; spazio aperto, infine, al primo piano per cinema e spettacoli. Interventi targati Quartieri social, “progetti – ricorda l’assessore ai lavori pubblici Francesca Pierotti – che hanno ottenuto un finanziamento imponente nell’ambito di un programma per favorire la qualità della vita nelle periferie: solo per San Concordio, infatti, arriveranno a Lucca 12 milioni di euro. Altri 9,5 milioni arriveranno per San Vito e 8,7 milioni dalla Regione Toscana per Sant’Anna”.