Decoro apparente al Parco Fluviale, ma non mancano incivili foto

Parco fluviale di Lucca: dopo la segnalazione di una mini discarica abusiva sotto la passerella sul fiume, a pochi passi da via del Tirassegno, torna tutto pulito. In settimana si erano affastellate segnalazioni da parte di cittadini e passanti – persone per lo più intente a fare jogging o una semplice passeggiata in bicicletta – per il fatto che sugli argini del fiume, in mezzo agli arbusti, si era formata una vera e propria pila di rifiuti, ovviamente del tutto abusiva.

Oggi (13 agosto), la zona appare però totalmente sgombra da quella che è stata descritta come spazzatura di vario genere (cartacce, immondizia, bottiglie e quant’altro), restituita così al suo splendore naturale. Una situazione, quella legata all’utilizzo improprio di un ambiente così affascinante, che desta allarme costante, anche perché la segnalazione è soltanto l’ultima di una lunga serie.
Al netto dei controlli in borghese e della circostanza che non si possa monitorare il parco palmo a palmo, infatti, i furbetti del rifiuto tornano ciclicamente. La presenza di luoghi appartati e la mancanza di un’illuminazione adeguata, probabilmente, favoriscono il perpetrarsi di simili atteggiamenti. A dire il vero, tuttavia, il parco nella sua interezza appare – almeno oggi – tenuto decorosamente. Gli argini del Serchio risultano sgombri da piante infestanti, grazie al lavoro del Consorzio di bonifica Toscana nord, che tornerà utilissimo quando comincerà a piovere in modo pesante, e la sporcizia quasi non si nota. Anche se, facendo la passeggiata in direzione della passerella, affiancati costantemente da bici di turisti, un anziano è impegnato a gettare quelli che sembrano a tutti gli effetti un paio di calcinacci verso gli argini.
Una battaglia che, dunque, prima ancora che dai controlli serrati e dalle sanzioni pesanti, deve passare per il piano culturale: se è infatti impossibile controllare tutto e tutti ad ogni piè sospinto, è invece praticabile la via di una costante sensibilizzazione collettiva, tesa a far percepire il fiume ed il parco che lo costeggia come un patrimonio collettivo.

Paolo Lazzari

 

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