In servizio 6 giorni su 7, rivoluzione alla Municipale

Più agenti sul territorio, maggiore flessibilità, ottimizzazione dei servizi e interscambio negli avvicendamenti dei diversi turni giornalieri; nuovo assetto degli orari per assicurare un maggior controllo del territorio e maggiore efficienza del servizio. Sono questi, in estrema sintesi, gli obiettivi della proposta avanzata dall’assessore alla sicurezza e al personale e accolta dalla giunta comunale, relativa agli indirizzi per una diversa articolazione dell’orario di lavoro del personale appartenente al corpo della polizia municipale.

La decisione, assunta questa mattina (23 gennaio), frutto di un approfondito percorso di riflessione, è orientata a migliorare complessivamente il servizio anche al fine di rispondere alle nuove e sempre più pressanti esigenze di sicurezza manifestate dalla cittadinanza e discusse recentemente anche nel Consiglio comunale.
Cosa cambia, in sostanza, nell’organizzazione futura del servizio di polizia municipale? Nei progetti dell’amministrazione comunale, l’articolazione dell’orario di lavoro del personale appartenente al corpo della polizia municipale dovrebbe prevedere turni giornalieri di 6 ore ciascuno su 6 giorni, anziché di 7 ore al giorno su 5 giorni settimanali. Si dovrà inoltre valutare la possibilità di inserire un eventuale quarto turno notturno, nel rispetto dell’attuale orario, che copra l’intero arco della giornata per tutti i giorni della settimana, nonché l’opportunità di modificare il contingente di personale per il funzionamento dei servizi pubblici essenziali, in modo che sia maggiormente funzionale rispetto al nuovo assetto degli orari.
Secondo una nota appositamente richiesta al comandante della polizia municipale – si legge nella delibera approvata dalla Giunta Tambellini – il nuovo assetto degli orari potrà determinare concreti ed effettivi miglioramenti in quanto la previsione di un orario di lavoro di 6 ore giornaliere su 6 giorni settimanali con un solo giorno di riposo consentirebbe il recupero pieno della giornata di sabato con tutto il personale in servizio, ovviamente al netto di eventuali congedi ordinari, straordinari, recuperi e riposi; ma, soprattutto, la fruizione di un unico giorno di riposo, a fronte degli attuali due giorni settimanali non lavorativi determinerà la presenza in servizio di almeno 8-10 unità di personale in più ogni giorno e, infine, un miglior coordinamento con l’attività degli uffici amministrativi del Comune.
Nella nota, il comandante mette in evidenza anche la necessità di apportare le necessarie modifiche all’attuale contingente di personale previsto per i servizi pubblici essenziali. Pertanto, in forza della delibera approvata questa mattina, la giunta formula al dirigente del personale l’indirizzo di procedere al recesso unilaterale dell’accordo quadro in tema di attività del corpo della polizia municipale sottoscritto il 1 luglio 2004, nella parte in cui è prevista l’attuale articolazione degli orari di lavoro del personale appartenente al Corpo; di formalizzare contestualmente alla delegazione trattante di parte pubblica gli indirizzi in materia di diversa articolazione dell’orario di lavoro del personale appartenente al corpo della polizia municipale; di incaricare la delegazione trattante di parte pubblica di procedere ad avviare la fase di contrattazione con le organizzazioni sindacali in conformità a quanto stabilito dal contratto nazionale del lavoro dell’aprile 1999.
“Si tratta – ha spiegato l’assessore alla sicurezza, Francesco Raspini commentando la rivoluzione nell’orario e nei turni di lavoro della Municipale – di un provvedimento fondamentale che si incrive in una visione d’insieme in cui trovano posto cose già avviate, come la progressiva estensione della videosorveglianza cittadina, le iniziative per la lotta al degrado e all’accattonaggio molesto, i progetti di controllo del vicinato nelle frazioni, e provvedimenti in corso di realizzazione come la redazione di un moderno e funzionale regolamento di polizia urbana che a breve sarà presentato e che sostituirà quello vigente risalente agli anni ’40 del Novecento. Un insieme di attività che non a caso sono state indicate come strategiche nella definizione dei cosiddetti ‘patti di confine’, inseriti a pieno titolo nel programma di governo dell’amministrazione Tambellini. Contribuire alla sicurezza della città – aggiunge Raspini – è una priorità di quest’amministrazione, purchè nel modo corretto. Noi non siamo quelli che si vogliono sostituire alle Forze dell’ordine e alle altre strutture dello Stato a cui la Costituzione assegna la competenza di gestire l’ordine e la sicurezza pubblica. Nè apprezziamo i recenti tentativi di privatizzare la risposta alla domanda di sicurezza attraverso iniziative pericolose e improvvisate. Siamo però consapevoli dell’importanza che può rivestire una buona collaborazione tra la polizia municipale e le forze di polizia soprattutto nel contrasto al degrado e all’insicurezza urbana e proprio per questo abbiamo deciso di proporre alle Organizzazioni Sindacali questa riorganizzazione, convinti come siamo che la maggior presenza di agenti che ne deriverà – circa 10 operatori al giorno – contribuirà siginificativamente alla sicurezza del nostro territorio”.

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