Pronto soccorso, una rosa su divise contro violenze

Nel mese di marzo gli operatori e le operatrici delle strutture di Pronto soccorso di Lucca e Castelnuovo Garfagnana indosseranno sulle loro divise bianche una rosa gialla per ricordare ai cittadini che il personale è preparato e formato nell’ascolto, nella protezione e nell’accompagnamento nell’ambito dei percorsi di uscita per le persone che subiscono violenza. Rose gialle molte delle quali – come segnala la figlia Daniela – cucite a mano da Giuliana Baccelli Nardi, una vera maestra all’uncinetto, come si può vedere sulla pagina facebook ‘Il magico guardaroba di Giuliana – Giuliana’s magic wardrobe’.
Nella giornata dell’8 marzo, inoltre, personale sanitario dell’Azienda Usl Toscana nord ovest sarà presente in tre piazze dell’ambito territoriale di Lucca per fornire informazioni e consegnare rose gialle ed opuscoli informativi sul percorso del Codice Rosa per le vittime di violenza.

In particolare gli eventi pubblici di informazione e sensibilizzazione si svolgeranno: in Piazza Napoleone a Lucca, a margine dello screening gratuito per la giornata mondiale del rene, dalle 10 alle 17, insieme anche alla polizia di stato; in Piazza Duomo a Castelnuovo garfagnana insieme alle Pari opportunità del Comune di Castelnuovo ed all’Arma dei carabinieri; al distretto di Capannori, in piazza Aldo Moro, insieme alle Pari opportunità del Comune di Capannori ed al personale dell’igiene pubblica, che fornirà informazioni sull’utilità dei vaccini per le donne.
“Il Codice Rosa – evidenzia la coordinatrice del Codice Rosa di Lucca, Piera Banti – identifica un percorso di accesso al Pronto soccorso riservato a tutte le vittime di violenze, senza distinzione di genere o età. Non solo donne, ma anche bambini, anziani, disabili, immigrati e omosessuali: persone che a causa della loro condizione di fragilità, più facilmente possono trovarsi in una situazione di debolezza e vulnerabilità e quindi diventare vittime di violenza. A queste persone vengono garantiti immediate cure mediche, protezione e sostegno psicologico. Questo percorso è garantito da un intervento congiunto di vari enti e associazioni del territorio, come il Centro Antiviolenza di Lucca, nel fondamentale rispetto della riservatezza della persona. Il primo passo da compiere può apparire scontato, ma allo stesso tempo è difficile: saper riconoscere la violenza per poterla affrontare. Un passo che non si può fare in solitudine: è fondamentale il sostegno di familiari, amici, professionisti”.
La dottoressa Banti spiega anche il perché delle rose gialle indossate in questo mese di marzo dal personale del Pronto soccorso di Lucca e Castelnuovo: “Prima o poi tutte le vittime di violenza, anche quelle che non hanno la forza di denunciare o la capacità a comprendere la gravità di quanto hanno subito, da sole o accompagnate dai loro persecutori, arrivano in un Pronto Soccorso. E’ quindi fondamentale ribadire il messaggio che il personale medico ed infermieristico presente in questa struttura è sempre pronto e preparato a gestire in maniera appropriata i casi di violenza”.

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