I residenti del centro: “Non vogliamo il crematorio”

Una bocciatura piena. I residenti del centro storico dicono no all’ipotesi di un crematorio a due passi dalle Mura storiche, nell’area del cimitero monumentale di S. Anna. Dopo l’ok alla proposta in consiglio comunale, prende la parola il comitato Vivere il Centro Storico, per demolire sul nascere l’idea. Perché Lucca, spiega il comitato dei residenti, è già “maglia nera” per lo smog e, afferma Vcs, non ha bisogno di un altro impianto che produca emissioni nell’aria. 

“Il problema non è da poco – osserva Vivere il Centro Storico -: questi impianti saranno tecnologicamente avanzati, ma comunque, poco o tanto che sia,  immettono nell’atmosfera fumi e inquinanti che vanno ad aggiungersi al grave inquinamento atmosferico che affligge Lucca da anni e che la porta ad essere considerata la maglia nera  della Toscana”.
Nel mirino anche l’ipotesi di realizzarlo a S. Anna. “La localizzazione dell’impianto,  che sembrerebbe essere individuata accanto al cimitero urbano – prosegue Vivere il Centro Storico -, a 200 metri dalle Mura, e a 100 metri dalla circonvallazione con il suo traffico di tir e e di auto a tutte le ore del giorno e della notte è incomprensibile,  priva di logica e deleteria per la salute dei cittadini. Un impianto crematorio deve lavorare a ritmo serrato per essere profittevole (non dimentichiamoci che il socio sarà  privato e che la società  dovrà  registrare profitti) e quindi dovrà  servire anche  i comuni vicini. Da ciò ne consegue che anche i pochi grammi di inquinanti prodotti per singola operazione diventeranno una quantità  enorme in quella che sarà la produzione annuale. Inquinanti che andranno ad essere inalati dai cittadini lucchesi e che aumenteranno il rischio di malattie polmonari e oncologiche. Per non parlare poi dei rischi di guasti e quindi di inquinamento eccessivo che per esempio hanno portato alla chiusura di vari impianti come ad esempio quello di Pisa”.
“Lucca – aggiunge ancora il comitato – beneficerà di parte dei 6 milioni elargiti dalla Regione per la lotta all’inquinamento e magari riusciremo ad avere qualche chilometro di piste ciclabili in più  che serviranno a risparmiare qualche chilo di pm10 all’anno, mentre un forno crematorio ne produrrà,  anche nella migliore delle ipotesi,  qualche centinaio. Non ci sembra molto sensato. Per parlare di cose sensate basterebbe che il sindaco si impegnasse ad effettuare se non tutte, ma almeno alcune azioni definite immediate nel  piano di azione comunale 2016/2018 per la lotta all’inquinamento, quali ad esempio la limitazione dei veicoli più inquinanti,  le domeniche ecologiche, il lavaggio delle strade. Per non parlare poi della mancata creazione delle Lez (zone a bassa emissione)  dove i veicoli inquinanti sono sottoposti ad esazione seguendo il principio più inquini  più  paghi. In conclusione se l’amministrazione vuole dimostrare sensibilità nei confronti di chi ha deciso per la cremazione è sufficiente che realizzi una sala del commiato alla camera mortuaria e magari stabilire convenzioni con gli impianti vicini contribuendo alla tassazione applicata che, come nel caso di Livorno, aumenta di 100 euro per chi viveva fuori del comune. Il che ci rende difficile capire per quale motivo noi dobbiamo tollerare che migliaia di tir, magari Euro 0 o 1, diretti verso altri comuni, passino a gratis sulla circonvallazione. Un’operazione del genere, soprattutto se accompagnata da alcune delle misure antinquinamento previste dal piano di azione comunale 2016/2018 (a proposito fra poco scade e non è stato fatto assolutamente nulla anche se a suo tempo è stato lautamente pagato all’Università di Pisa), porterebbe i cittadini lucchesi ad esprimere gratitudine nei confronti di questa amministrazione che purtroppo ha finora completamente trascurato il problema dell’inquinamento atmosferico. Anche se dobbiamo riconoscere il fatto che se i varchi fossero stati spenti, come qualcuno auspicava in campagna elettorale, questo ci avrebbe fatto trovare in una situazione perfino peggiore a causa dell’inquinamento prodotto dagli inutili chilometri in più  effettuati per puro divertimento nel centro storico”.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.