Civitali-Paladini, nasce associazione dei genitori

Una nuova associazione dei genitori che tuteli al meglio e in maniera collettiva i diritti degli studenti ma che miri anche a rivitalizzare il dialogo all’interno del mondo della scuola e che affronti i problemi che affliggono la società contemporanea, su tutti quello del bullismo. Ad annunciarlo è stato il presidente del consiglio d’istituto del Paladini Andrea Bonturi, proprio nel giorno in cui la Provincia ha annunciato la ditta che si occuperà di realizzare i prefabbricati che dovranno ospitare gli studenti della scuola e del Civitali (Leggi). È dunque questo il punto di arrivo di un’estate torrida per gli studenti dei due istituti che avevano sede in via San Nicolao e per i loro genitori. L’obiettivo di questa associazione non sarà solo quello di verificare che i diritti dei ragazzi siano tutelati, con la realizzazione dei prefabbricati all’ex ospedale Campo di Marte in tempo per l’inizio dell’anno scolastico, ma allargare lo spettro a tutti i problemi legati al mondo della scuola.

“Siamo fiduciosi nel lavoro della Provincia – esordisce Bonturi – I lavori sono in ritardo di qualche giorno ma crediamo che i tecnici dell’ente abbiano fatto il massimo che potevano fare, d’altronde non c’erano altre soluzioni possibili. Ovviamente, come gruppo dei genitori, abbiamo seguito passo passo la vicenda e continueremo a farlo. L’importante è che i nostri ragazzi abbiano un posto dove andare a scuola. Chiaramente, se i lavori dovessero andare per le lunghe ci riserveremo di valutare delle iniziative”.
L’interesse principale di Bonturi e della nascente associazione sarà quello di tutelare e dare voce alle necessità dei ragazzi: “I ragazzi sono la parte più debole in questa vicenda: se un insegnante non vuole lavorare in un prefabbricato può sempre chiedere il trasferimento ma lo stipendio non lo perde. Un ragazzo invece, se non ha un posto dove andare, sarà costretto a cambiare scuola o a spostarsi molto più lontano. Questo è un grosso problema, soprattutto per i ragazzi che vengono dalla Garfagnana. Da questo punto di vista, le polemiche di questi giorni ci hanno lasciato davvero perplessi: non abbiamo capito gli attacchi che sono arrivati alla Provincia che, ripeto, se riuscirà nell’impresa avrà fatto un vero e proprio miracolo. Nell’emergenza, ci saremmo aspettati che tutti si mettessero insieme e collaborassero per risolvere il problema invece non è stato così. Questi 900 ragazzi sono le principali vittime di questa situazione ma sembra che a nessuno interessi”. 
Da qui l’idea dell’associazione: “Noi adulti dobbiamo dare il buon esempio ai nostri figli – spiega Bonturi – Continuare a scaricare le responsabilità su questo e su quello non risolve i problemi e, anzi, vedere una società litigiosa non potrà che influenzare negativamente i ragazzi. Per questo abbiamo deciso di tacere e non rispondere alle polemiche degli ultimi giorni. Questo è anche il motivo che ci ha spinto a creare questa associazione che nascerà a breve. Vogliamo recuperare il dialogo all’interno della scuola perché ci rendiamo conto che, in questo periodo storico, la scuola ha bisogno di essere sostenuta da noi genitori. Il dialogo non può più essere a senso unico ma ci deve essere uno scambio continuo tra genitori e insegnanti, il tuttto nell’interesse dei ragazzi”. 
“L’obiettivo di fondo sarà quindi non solo tutelare i diritti dei ragazzi ma anche cercare di educarli – conclude Bonturi – E proprio per questo abbiamo già messo in cantiere alcune iniziative legate al bullismo. Un fenomeno che ha portato al suicidio molti ragazzi giovanissimi. Una situazione intollerabile”.

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