Scuole all’aperto, Lucca e Bologna esperienze pilota

“La nostra scuola è il giardino”. Lo descrivono così gli insegnanti e gli educatori lucchesi il progetto delle scuole all’aperto, introdotto sul territorio dall’amministrazione Tambellini, coordinato a livello locale proprio dal comune capoluogo e attivo in numerose scuole di Lucca e della Piana.

Ieri (martedì 2) sono state le maestre delle materne e delle elementari del territorio a raccontare le attività che mettono in campo con i bambini da quando hanno aderito al patto educativo territoriale e alla rete nazionale delle scuole all’aperto, in occasione del seminario zonale organizzato dal Comune di Lucca all’auditorium della scuola media di San Concordio. Così c’è chi scopre la natura per la prima volta e con essa tutti gli animali che la popolano, oppure chi, attraverso il gioco e l’attività all’aria aperta approfondisce la matematica, la geografia, la storia e le scienze. Altri, invece, sperimentano laboratori en plein air, mentre in generale per tutti l’educazione e la scuola in giardino favoriscono meglio l’apprendimento e permettono agli insegnanti di riconoscere prima e in modo più dettagliato problemi, difficoltà o paure del bambino.
“Il progetto è nato due anni fa – spiega l’assessora alla scuola, Ilaria Vietina – e il numero delle scuole aderenti è in continua crescita tanto che Lucca è insieme a Bologna la città-pilota in Italia del percorso educativo che utilizza gli spazi verdi e all’aperto come luoghi per la didattica e la formazione. Siamo soddisfatti della risposta che stiamo ricevendo da parte degli insegnanti: con questo progetto ribaltiamo l’approccio classico e mettiamo al centro il bambino. La natura ci aiuta a rispettare maggiormente quello che i bambini sono, i loro ritmi di crescita. In questo modo riusciamo a intercettare le difficoltà e quindi a rispondere meglio alle problematiche. Dall’altra parte, invece, i bambini imparano fin da piccoli a conoscere la natura, a rispettare l’ambiente, ad avere un contatto diretto con la terra, con gli animali, con le piante. Tutte cose che oggi si tendono a perdere e a sostituire con la realtà virtuale dei videogiochi o dei cellulari. Gli obiettivi sono molteplici: costruire con le scuole nuovi strumenti per l’apprendimento e la formazione; offrire ai bambini nuove modalità di vivere la scuola; creare una comunità di bambini e di famiglie più consapevole e più attenta al territorio”.
I primi a partire, due anni fa, furono gli istituti comprensivi Lucca 2 e 3. Da lì, a macchia d’olio, una dopo l’altra, sono state tante le scuole lucchesi e della Piana che hanno deciso di utilizzare l’educazione e la didattica all’aperto, nel giardino e negli spazi verdi della scuola, come metodo e approccio per la formazione e per la crescita. Oggi il numero si aggira intorno ai 15 istituti, tra asili, scuole materne ed elementari, e le adesioni aumentano di giorno in giorno. Anche per questo motivo Lucca è stata scelta per ospitare ad aprile dell’anno prossimo il seminario nazionale delle scuole all’aperto.

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