La rivolta della piazza: “Comics, stand proprio brutti” foto

Comics in piazza santa Maria, esplode la polemica. A finire sotto la lente d’ingrandimento sono la gestione e l’organizzazione dell’evento in questa porzione della città, specialmente se messa a paragone con quanto accade nella parte diametralmente opposta. A far discutere è la scelta di riservare alla piazza un solo stand (contro i due di un anno fa, ndr), peraltro interamente dedicato agli Ea sports e, quindi, al gaming. Non si tratta, tuttavia, di una mera questione di afflusso di pubblico: il vero malumore scaturisce dalle decisioni qualitative operate e dalle divergenze di trattamento con zone fulcro come quella che da piazza Napoleone abbraccia corso Garibaldi, per sfociare al Caffè delle mura.

Il sasso nello stagno – con le conseguenti increspature – lo lancia per primo Luciano Del Corto, titolare dell’Osteria Miranda, prima con un post, poi raccontando direttamente la situazione a Lucca in Diretta. “Qua è in discussione prima di tutto l’amore per la nostra città e la volontà di tutelare la bellezza di questa piazza. Quest’anno manca del tutto la magia della scorsa edizione: lo si vede subito, appena si entra. Non si tratta – prosegue – di una questione di lavoro: noi abbiamo comunque il pieno di clienti. Qua hanno voluto mettere un solo stand, affiancato da baracchini di ambulanti che abbruttiscono oggettivamente la piazza”. “Fa schifo” aveva scritto parlando dell’allestimento.
E’ la scintilla che fa divampare una polemica ancor più strutturata, con un j’accuse forte: “Sembra – prosegue Del Corto – che ci siano degli interessi da tutelare nella parte opposta della città e che l’amministrazione comunale non faccia nulla per creare un bilanciamento ed invertire questa tendenza. Non solo: anche all’interno di quell’area si praticano differenze”. Il riferimento specifico va alla richiesta, inoltrata agli esercenti di corso Garibaldi e via Veneto, di togliere tutti i tavolini esterni ai loro locali, per favorire le vie di fuga. “Comprendiamo le misure di sicurezza – prosegue – anche se ci risulta che i nostri colleghi siano stati avvertiti soltanto cinque ore prima. Questo ha comportato un danno economico, perché in occasione di una manifestazione così grande si fanno provviste in relazione al numero di tavoli disponibili. Quello che è ancora più assurdo, però, è che soltanto un esercizio di Corso Garibaldi abbia mantenuto tutti i suoi tavolini all’esterno: a noi le leggi che vengono applicate in modo diseguale non piacciono”. Del Corto afferma di aver già chiesto giustificazioni all’amministrazione: “Ci hanno risposto con arroganza – afferma – che non erano tenuti a darne. Purtroppo non funziona così: il Comune, e nello specifico l’assessore Raspini, devono spiegare perché la legge venga applicata ad alcuni sì e ad altri no. Lo devono a noi, che siamo lucchesi da generazioni e lavoriamo per tutelare la nostra città, ma anche a tutti gli altri elettori. Qua – conclude – sembra di trovarsi di fronte a piani studiati a tavolino: l’amministrazione risponda e dica chiaramente quali sono i suoi obiettivi futuri, perché oggi stiamo assistendo soltanto a turismo di massa, degrado e diseguaglianze”.
Un affresco, questo, che viene confermato anche da altri esercenti della zona: “Quest’anno – afferma il titolare di un bar – vediamo meno affluenza in piazza, perché qua arrivano soltanto gli appassionati di videogiochi e di simulazione”. Secondo un’altra storica attività di ristorazione, ancora, “Servirebbero maggiori controlli sulla gestione della zona, perché Lucca in queste occasioni dovrebbe abbellirsi ulteriormente suscitando incanto e non viceversa”. Nel frattempo – malgrado pioggia e polemiche – nell’unico padiglione presente si registrano code fin dal primo pomeriggio da parte di giocatori: l’obiettivo è quello di prendere parte alle più recenti esperienze di realtà virtuale che coinvolgono le maggiori realtà mondiali, da DigitalBros a Tom’s Hardware.

Paolo Lazzari

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