Sigilli alla cannoniera, Tambellini: “È un atto dovuto”

“Le cadute dalle mura? La soluzione non è recintare il monumento, ma fornire ancora più informazioni agli utenti, ad ogni livello”. Loafferma il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini, commentando il sequestro giudiziario di ieri (29 novembre) della cannoniera est del Baluardo san Regolo. Un atto – corredato dall’avviso di garanzia all’indirizzo di Alessandro Biancalana (presidente Opera delle mura) e dei dirigenti comunali Maurizio Tani e Giovanni Marchi – che ha destato più di una perplessità in città. La vicenda, ormai nota, scaturisce dalla querela sporta da una famiglia di turisti francesi: lo scorso 21 agosto padre e figlio caddero nel vuoto da un’altezza di circa 6 metri (il genitore gettandosi per soccorrere il figlio precipitato con la sua bicicletta) ferendosi gravemente. “I sigilli al monumento? Sono un atto dovuto, così come le indagini. Di fronte ad una querela non poteva essere fatto altrimenti”, prosegue Tambellini. Tutto secondo le norme, certo, ma permane una sensazione diffusa di sconcerto. Se infatti passasse il principio della responsabilità da parte del Comune e della sua partecipata (oggi in fase di scioglimento) si aprirebbe la maniglia ad un evidente paradosso: la conseguenza logica della “mancata messa in sicurezza” sarebbe, niente di meno, la chiusura del monumento.

Uno scenario che, evidentemente, non può e non deve verificarsi. Così, di fronte a questo pericoloso precedente, il sindaco reagisce con rigore: “Stiamo portando avanti piani delicatissimi con la sovrintendenza, che ha sempre l’ultima parola. Non dobbiamo dimenticare che le mura nascono come monumento militare: non possiamo snaturarle. Apporre recinzioni serve a poco, perché il problema è di natura culturale e di attenzione: se uno decide comunque di mettersi in pericolo, non c’è recinzione che tenga”. Anche di fronte a questo nuovo episodio, quindi, la soluzione giusta resta quella che passa per l’informazione: “Se il problema è anche quello di migliorare la segnaletica, di sicuro lo faremo. Forniremo inoltre più elementi all’ufficio informazioni e sul sito del Comune, segnalando il pericolo e gli episodi verificatisi ai turisti”. Già, i turisti: “Diversi episodi di cadute? Questo succede perché le mura sono enormemente frequentate. Se ci avete fatto caso – conclude Tambellini – questi episodi non coinvolgono mai cittadini lucchesi. Le informazioni esistono già, ma di fronte alla mancanza di attenzione per sé stessi e per gli altri, a volte non bastano. Incrementeremo gli sforzi su questo versante”.

Paolo Lazzari

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