Piazza Napoleone, addio ai due platani malati – Ft foto

“Doloroso ma inevitabile”, sono queste le parole di Nicola Musetti, ispettore fitosanitario della Regione Toscana per commentare il discusso taglio alberi in piazza Napoleone. Questa mattina (22 febbraio) intorno alle 8,30 sono iniziate le procedure di abbattimento del platano colpito dal cancro colorato e del suo vicino a rischio contaminazione.

Sotto gli occhi dell’assessore Celestino Marchini, degli ispettori della regione, dell’esperto Massimiliano Demi dottore forestale incaricato dal comune e di alcuni curiosi, i tecnici della ditta specializzata hanno iniziato le manovre di rimozione in sicurezza dei due alberi, partendo dal platano sano ma a rischio di contagio, isolando gran parte della piazza. “C’è un decreto ministeriale del 2012 che impone la rimozione degli alberi colpiti dal cancro colorato – commenta Nicola Musetti, ispettore fitosanitario -. La Regione dà 90 giorni di tempo per abbattere i platani infetti e quelli che, a causa del contatto sotteraneo tra le radici, possono essere portatori di questa malattia. Abbiamo analizzato il platano in questione nel nostro laboratorio e questa è l’unica soluzione. Anche se dolorosa, è inevitabile”. Le procedure di abbattimento sono partite con la rimozione della parte superiore del platano adiacente a quello malato, seguendo le disposizioni del decreto, colpito a sua volta da un’altra tipologia di fungo che ne mangia l’interno e ne mette a rischio la struttura, che col tempo rischia il cedimento. Quest’altra patologia che colpisce molti altri alberi urbani, non impone l’abbattimento ma presuppone il costante monitoraggio e l’impiego di continui strumenti di prevenzione. “Il cancro colorato attacca invece la parte esterna e ne causa la seccatura – spiega Massimiliano Demi, dottore forestale –. Essendo una malattia non curabile ma contagiosa, il platano deve essere abbattuto velocemente, prima che infetti le altre piante. Le procedure prevedono l’abbattimento dei due alberi adiacenti al malato, per le connessioni di radici che i platani tendono a creare nel sottosuolo. In questo caso non c’è stato bisogno di eliminarne un terzo perché, per altre problematiche, era stato già abbattuto qualche anno fa”. Il cancro colorato è una malattia non curabile che dagli anni ’70 colpisce i platani del territorio e che in tempi recenti sta portando all’abbattimento di questo tipo di pianta in diverse zone della piana, tra queste le Mura, dove gli alberi infetti sono stati obbligatoriamente tagliati e sostituiti, in alcuni casi, con platani immuni a questa malattia. Soluzione questa che sarà contemplata anche per il verde di piazza Napoleone. “Gli alberi saranno ripiantati non appena possibile”, assicura dispiaciuto l’assessore ai lavori pubblici Marchini. Dopo la rimozione dei platani ed esaminato il terreno sarà infatti possibile procedere alla ripiantumazione. “Questa procedura è rallentata dalla presenza di cemento all’interno della ceppaia che ne impedisce il completo sradicamento e dalla pavimentazione della piazza, sotto la quale gli alberi hanno affondato le radici – spiega Nicola Musetti, ispettore della regione -. Dovremmo provvedere quindi alla devitalizzazione della base dei due platani e decidere, insieme agli enti coinvolti, come procedere per la ripiantumazione”.

Jessica Quilici

 

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