Grandi eventi a Palazzo Ducale ma paga il Comune

Palazzo Ducale sempre più al servizio dei grandi eventi della città. È questo lo spirito con cui Comune e Provincia di Lucca hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per la gestione condivisa del palazzo che si affaccia su piazza Napoleone e degli altri spazi provinciali nell’ambito del calendario unico degli eventi Vivi Lucca. Dal protocollo appena siglato e pubblicato sull’albo pretorio del Comune, emerge che eventuali costi sostenuti dalla Provincia per gli eventi, saranno rimborsati da Palazzo Orsetti “mediante l’erogazione di servizi preventivamente concordati e definiti con specifici atti. Il Comune s’impegna, inoltre, a provvedere alla pulizia dei cortili e dei loggiati di Palazzo Ducale in concomitanza con gli eventi che li avranno sede”. Appuntamenti di grande rilievo come Lucca Film Festival, Summer Festival, Lucca Comics & Games, Photolux, la Notte Bianca, Lucca Classica e molti altri ancora, potranno dunque continuare a usufruire della prestigiosa location in piazza Napoleone oltre che delle altre sedi provinciali.

Palazzo Ducale è un “bene culturale di notevole valore, che rappresenta per la cittadinanza un luogo di riferimento fondamentale per le manifestazioni che si svolgono nel centro storico – si legge nel protocollo d’intesa. Comune e Provincia collaborano ormai da diversi anni con l’obiettivo comune di sostenere manifestazioni e grandi eventi di particolare interesse sia dal punto di vista culturale, ma anche sotto il profilo turistico-promozionale del territorio”. Da qui la necessità di creare anche un calendario unico dei grandi eventi al fine di coordinare al meglio lo sforzo organizzativo e ottimizzare i costi.  
Soddisfatto per questo accordo, che mette nero su bianco una collaborazione che nei fatti è già in essere, anche l’assessore alla cultura del Comune di Lucca, Stefano Ragghianti: “Comune e Provincia collaborano da anni a supporto dei grandi eventi che interessano la città – spiega -. Palazzo Ducale è una sede importante che può dare prestigio agli eventi e, più in generale, fare da richiamo per i turisti. Se dunque si vuole continuare a sfruttare questo e gli altri spazi della Provincia a favore degli eventi che si svolgono in città è doveroso che noi, come Comune, facciamo la nostra parte contribuendo alle spese, anche perché la Provincia ha delle competenze molto limitate per quanto riguarda il supporto all’organizzazione degli eventi”.
Fatta questa premessa, l’assessore si sofferma sul calendario unico degli eventi, innovazione da lui fortemente voluta: “Riteniamo che abbia portato dei notevoli benefici – spiega -. Anche perché noi parliamo di calendario unico ma Vivi Lucca è una vera e propria procedura amministrativa, di cui il calendario è solo una delle voci. Le varie associazioni che fanno domanda possono infatti anche richiedere sostegno al Comune in varie forme: dal semplice patrocinio all’utilizzo gratuito degli spazi, fino al contributo economico. È uno strumento che va nella direzione della trasparenza e con cui non si lascia indietro nessuno. Ogni richiesta che arriva viene infatti accuratamente valutata”.
L’obiettivo del Vivi Lucca era quello di creare un coordinamento tra le varie realtà cittadine al fine di evitare il più possibile sovrapposizioni tra i vari eventi, un obiettivo raggiunto in effetti solo in parte. Questo però per l’assessore non è un problema, anzi più eventi possono fungere da moltiplicatore in termini di attrattività: “È matematicamente impossibile che non ci siano sovrapposizioni – spiega l’assessore Ragghianti -. Bisogna tenere presente che la maggior parte delle manifestazioni si svolgono nel fine settimana, quindi è oggettivamente molto difficile evitare che più eventi si tengano nello stesso giorno. Ci sono poi, com’è normale che sia, mesi molto densi di appuntamenti e mesi ‘morti’. Ma questo non è necessariamente un problema, anzi. Più manifestazioni insieme si possono sostenere reciprocamente e fungere da attrattiva ancora maggiore. Tutto sta nella volontà di collaborare delle varie realtà e nella capacità di non pestarsi i piedi. D’altronde una città che ambisca al titolo di ‘Città della musica’ può tranquillamente sostenere un concerto il pomeriggio e uno la sera”.
“L’obiettivo che ci siamo dati è quello di mettere a sistema tutte le forze – conclude Ragghianti – con uno strumento utile al coordinamento. A breve uscirà il bando per settembre e per fine anno e stiamo già lavorando a quello per il 2020 in modo da farlo uscire ancora prima e permettere così una programmazione ancora migliore”.

Luca Dal Poggetto

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