Nuova avventura in Alaska per l’alpinista Bergamini

Nuovo obiettivo per l’alpinista lucchese Riccardo Bergamini, che vuole scalare i 6194 metri del monte Denali.
L’8 giugno lo attende un aereo per volare in Alaska in una delle regioni meno popolate al mondo. L’obiettivo sarà scalare la vetta più elevata dell’intero continente nordamericano ed una delle montagne più fredde al mondo facente parte delle Seven Summit o delle sette sorelle, cioè una delle vette più alte di ciascun continente ed è la terza montagna più alta al mondo per prominenza.

Bergamini che vanta di aver scalato montagne di oltre 8mila e 7mila metri senza l’uso di bombole di ossigeno, tenterà l’ascesa insieme ad un amico di Courmayeur in piena autonomia, portando tutto il materiale occorrente alla scalata e alla sopravvivenza in ambiente estremo con una slitta trascinata a spalla oltre al proprio zaino personale.
“Quest’anno – dice Bergamini – organizzerò due spedizioni a cui ho dato un titolo significativo: Alpinismo Riconoscenza&Solidarietà. A giugno sarò impegnato in l’Alaska in “riconoscenza” a chi mi ha sempre supportato in tutti questi anni. Ad ottobre salirò su una bella vetta alle pendici dell’Everest con un progetto di “solidarietà” per i bambini “meno fortunati” ma non per questo meno belli della nostra città. Sono molto emozionato per l’imminente nuova avventura dove ho invitato un amico alpinista alla sua prima esperienza in una spedizione extraeuropea, in cui nutro la massima fiducia. Cominceremo la salita, dopo essere stati scaricati con un volo locale in pieno ghiacciaio a circa 2200 metri, in massima autonomia, portando la nostra tendina da montare e smontare ogni giorno fino al tentativo vero e proprio alla vetta. Saremo soli senza nessuna guida né portatori ma con circa 40 chili di cibo che ci cucineremo da soli”.
“L’arrampicata si svolgerà in un ambiente molto severo talvolta aggravato da condizioni climatiche proibitive – spiega ancora – che rendono impossibile la progressione Sappiamo benissimo a quello a cui andremo incontro e siamo pronti a tentare e superare i nostri limiti per arrivare a solcare la vetta interamente coperta di ghiaccio”.
La spedizione sarà patrocinata dal Cai  di Aosta e resa possibile dal gruppo Sofidel. Non resta che augurare un in bocca il lupo all’alpinista lucchese

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