“Senso unico in via di Tiglio? Pura follia”. Mentre alcuni residenti di San Filippo già da alcuni giorni raccolgono firme – adesso se ne contano almeno un centinaio – per porre fine a quella che definiscono una ‘camera a gas’, c’è chi guarda e si fa una grassa risata. “Pura follia” infatti per i commercianti e altri residenti di quel tratto di strada convinti che il problema venga solo spostato nella via parallela, creando altri – e non pochi – disagi.

Il tratto di strada che va dal passaggio a livello adiacente a via Ingrillini fino alla rotatoria davanti agli esercizi commerciali, soprattutto con l’arrivo del nuovo ospedale e con l’apertura di un noto supermercato, è oggettivamente diventato più trafficato e, a risentirne, sono state soprattutto le case che si affacciano lungo la via. C’è da dire, però, che quella strada collega il Comune di Capannori con la città, e con un senso unico in direzione Lucca-Capannori, come vorrebbe la petizione, le auto sarebbero costrette a passare dalla via Romana. A scuotere la testa anche Antonio Trapani, ex presidente della commissione urbanistica, proprietario di un esercizio proprio lungo la strada: “Inutile lamentarsi dell’inquinamento di un chilometro di via quando, se ci fosse il senso unico, le auto sarebbero costrette a percorrere più strada, dovendo fare il giro delle sette chiese per arrivare a Lucca. Il problema non solo verrebbe spostato poco più in là, ma l’inquinamento aumenterebbe a dismisura. I sensi unici si fanno in periferia, non qui. Via di Tiglio e la via Romana sono due arterie intoccabili, o si fanno gli assi viari o ci teniamo l’inquinamento. Con il sindaco Tambellini abbiamo fatto un sopralluogo proprio qui a San Filippo ed è della mia stessa opinione: con via Ingrillini che toglie traffico da viale Europa, qua non c’è altro da fare. Ci sono tante traverse utilizzabili dagli automobilisti per fare in modo che la strada sia meno trafficata, chi firma per un senso unico per me è matto”.
“Un senso unico su questa strada che collega Capannori e Lucca farebbe solo danni, in primis per le attività – dice arrabbiata una dipendente – Questa è una strada troppo comoda per le persone perché collega con la città, ed è piena di negozi. Se la gente sa che deve fare il giro del mondo anche solo per comprare il pane o un caffè si stufa e va altrove”.
“Già trovo traffico per andare a lavoro e per tornare a casa, figuriamoci se devo pure allungare la strada e fare il giro dalla parte opposta – ha detto una residente nella zona adiacente alla chiesa – Certo, c’è il problema dell’inquinamento, ma dopotutto viviamo in città e ce ne dobbiamo fare una ragione, invece di volere un senso unico che ostacola gli automobilisti consiglio una bella casa sui monti”.
Ma c’è chi non molla: tra questi Roberto Spinelli, presidente dell’associazione parco Sant’Anna e residente in zona che ha dato il via alla raccolta firme: “Abbiamo raccolto un centinaio di firme e stiamo sentendo tutte le case che potrebbero essere interessate, per lo più i condomini. Il senso unico nel nostro progetto dovrebbe interessare via di Tiglio fino a via di Piaggia, ovvero la strada di fronte al Bocci carta. Noi residenti, oltre al senso unico, abbiamo buttato giù un po’ di idee, tra cui diversi sensi unici parziali, e le abbiamo riferite all’assessore Marchini. Le tempistiche saranno sicuramente lunghe, ma non ci arrendiamo: qui è diventato veramente complicato e speriamo che la situazione si risolva almeno in qualche anno. Su questa strada accade veramente di tutto: si rischiano collisioni in ogni momento, bisognerebbe avere almeno il coraggio di partire con qualche sperimentazione, magari in momenti con traffico più intenso. Molti residenti si stanno mobilitando e spero che non ci dicano ‘no’: a mio parere i no sono troppo facili, vengono detti da persone che hanno poca credibilità. Non vogliamo dei no, vogliamo delle alternative e vogliamo che il traffico sia più fluido. Intanto proseguiamo con la raccolta firme, uno strumento importante con il quale il cittadino può manifestare la propria contrarietà proponendo alternative e idee, proviamo”.