Niente spazi comunali, le bici d’epoca si spostano a Pisa

I mezzi storici dell’epoca d’oro del ciclismo italiano si spostano al nuovo museo di Fornoli. E’ questa la decisione presa dall’associazione Lucca Ama la bici, dopo lo stallo delle trattave con l’amministrazione comunale che non ha portato all’individuazione di uno spazio per esibire in città le bici d’epoca. Il presidente Leonardo Martini ha così deciso di trasferire una prima trance di mezzi storici al museo in provincia di Pisa. “Spero che i rapporti con l’amministrazione comunale riprendano e si arrivi ad una conclusione positiva delle trattative – ha detto Maerini – con l’identificazione di uno spazio espositivo nella città di Lucca, adatto a contenere le circa 200 bici d’epoca che l’associazione può esibire”.

Il trasferimento dei mezzi dei mestieri a Forcoli è l’inizio di una collaborazione tra associazioni di collezionisti di mezzi d’epoca. “Con il prestito di alcune bici da lavoro al neonato museo – prosegue il presidente – si vuole stimolare il cicloturismo e sensibilizzare sia le amministrazioni comunali, sia le amministrazioni provinciali e la Regione Toscana per la realizzazione di un progetto di ciclovia, che partendo da Lucca attraverso il percorso della ex linea ferroviaria Lucca-Pontedera, raggiunga la Val d’Era e poi le terre del senese. La nostra associazione con questo prestito temporaneo di due anni, vuole essere tra i protagonisti nel promuovere il cicloturismo in Toscana anche attraverso la realizzazione della ciclovia Lucca-Siena. Gli stranieri amano già la bici e se trovassero delle piste ciclabili sicure anche con mezzi a pedalata assistita in breve tempo si visiterebbero i siti pucciniani con il mezzo più green, la bici”.
“È impensabile  – conclude Martini – che una piccola associazione come la nostra, possa acquistare un fondo della metratura di 400 metri quadrati nel centro storico di Lucca, utile per la mostra. Il Comune ha svariati spazi del tutto inutilizzati che potrebbero accogliere il museo permanente di cicli d’epoca, considerando che il futuro della mobilità sarà proprio la bici, una mostra permanente è ciò che serve per risvegliare la curiosità su questo fantastico mezzo di mobilità sostenibile”.

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