Piazza S. Maria, coro di no all’estensione Ztl foto

Possibile estensione della Ztl all’intera piazza santa Maria, dalle categorie arriva un compatto “no, grazie”. Fa discutere, in vista del nuovo piano per il centro storico, l’idea di ampliare il raggio della zona a traffico limitato ad una delle principali porte d’ingresso in città, così come l’eventualità – ancora in sottofondo – di non fermarsi qui. Di sicuro a non essere d’accordo sono le categorie: lo hanno fatto sapere senza troppi giri di parole, attraverso nette prese di posizione da parte di Confcommercio e Commissione Città di Lucca. Nessun vantaggio reale – la sintesi del pensiero espresso oggi in una nota congiunta – se non per le casse del Comune, pronto a comminare multe a chi non rispetterà le nuove regole d’accesso. Una posizione che trova conferme anche uscendo dal palazzo, per le vie del centro.

“L’amministrazione – commenta Emilio Pacini, che gestisce un bar nelle vicinanze di piazza Santa Maria – dovrebbe pensare esattamente all’opposto. Serve una politica che faciliti gli ingressi in città, perché il centro storico si sta svuotando di attività e residenti. La Ztl? Sarebbe un ulteriore deterrente”.
Dello stesso avviso chi si occupa del settore abbigliamento da anni: “Abbiamo già subito duri colpi con l’accavallarsi degli anni – attacca Piera Pieretti, commessa in un negozio all’inizio di via Fillungo – perché venire dentro le mura, per i clienti, diventa sempre più faticoso. Non si trova posto per l’auto, il parcheggio costa molto, si preferiscono soluzioni comode, con l’auto lasciata direttamente davanti al negozio. Se cominciamo a interdire gli accessi dalle porte, non potrà che andare peggio”. Confcommercio e Commissione fanno notare, peraltro, come il progetto Ztl in centro – partito con l’amministrazione Favilla e proseguito con quella Tambellini – fosse stato concepito per favorire la sicurezza e la tranquillità di chi vive o lavora all’interno della cerchia muraria, conducendo così ad un ripopolamento complessivo in termini di nuove attività commerciali, studi professionali e residenti. “Così non è stato – considera Silvano Betti, un avvocato che ha deciso di spostare il suo studio a sant’Anna – ed è sotto gli occhi di tutti. Anche se il tribunale di via Gallitassi era più vicino, per noi dello studio, vedevamo che i clienti venivano sempre più malvolentieri, lamentandosi di carenza di posti o costo dei parcheggi. Un nuovo varco elettronico non farebbe che appesantire la situazione”.
Malumore, con qualche sporadica voce fuori dal coro, si registra anche tra le fila dei residenti. “Lucca assomiglia sempre di più ad una città cartolina – la constatazione di una coppia di mezz’età che abita in via dei Borghi – vissuta soltanto nella stagione estiva o in occasione dei grandi eventi. Chiudendoci ancora di più all’esterno non favoriamo la vitalità del centro”. Di tutt’altro avviso Roberto Semprini, settant’anni, a Lucca da quando ne aveva venti: “Ben venga un varco elettronico – dice – perché così possiamo risolvere i problemi di piazza Santa Maria una volta per tutte. Qua vige la regola del parcheggio selvaggio, a tutte le ore. Abito qui vicino e, sinceramente, credo che questo andirivieni di macchine porti soltanto caos e inquinamento. Oltre alla Ztl chiediamo qualche posto in più per noi residenti ed una segnaletica esplicita: capita, infatti, che specialmente gli stranieri parcheggino negli stalli gialli”.

Paolo Lazzari

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