Nasce a Lucca la Casa della memoria e della pace

Un laboratorio di libertà per mantenere viva la memoria storica. Nasce a Lucca la Casa della memoria e della pace, uno spazio aperto ad associaizoni e cittadini per iniziative di formazione culturale, legate soprattutto al periodo storico del Novecento e della Liberazione. Il luogo avrà sede nel castello di porta San Donato nuova, sulle mura urbane, dove è collocata la Liberation route Italia che, assieme ad altri paesi europei è impegnata nella promozione dei luoghi della memoria e degli avvenimenti della Seconda guerra mondiale. 

“Abbiamo voluto dare un luogo, anche fisico, in cui tutti i soggetti che sono impegnati a vario titolo nella promozione e nell’educazione all’esercizio della memoria storica potessero trovare, appunto, una casa – spiega l’assessora alla continuità della memoria storica Ilaria Vietina – . L’obiettivo dell’amministrazione è infatti quello di contrastare l’amnesia collettiva che caratterizza i tempi attuali e rendere il ricordo un valore attivo nella costruzione di un futuro migliore e di pace per tutti. Per questo sarà dato ampio spazio alle attività di formazione dei giovani e degli adulti ai valori della pace, della democrazia e della solidarietà, in linea con i principi sanciti dalla nostra Costituzione”.
Dopo che, con apposita delibera di giunta, è stata costituita la Casa, l’amministrazione è impegnata a raccogliere le richieste di iscrizione da parte di associazioni o singole persone che intendano aderire al progetto. Tutti questi soggetti formeranno l’assemblea che si riunirà una volta all’anno per decidere le iniziative. L’assemblea eleggerà al suo interno il comitato di gestione, che si occuperà dell’organizzazione delle attività in programma. Il prossimo 3 settembre è in calendario un incontro con tutte le persone interessate ad aderire al progetto. La Casa, oltre a portare avanti le iniziative, potrà mettere a disposizione la sua sede ad altri soggetti pubblici, ma anche privati e associazioni di categoria, per attività che dovranno avere determinati requisiti, in linea con la mission della Casa stessa: fra queste potranno trovare spazio anche attività di formazione professionale, ricerca e sviluppo locale.
Saranno al contrario escluse tutte quelle iniziative che discriminano le persone per la loro religione, etnia o militanza politica. Non saranno ammesse iniziative promosse da organizzazioni o gruppi informali che istigano all’odio e alla violenza o i cui statuti, atti costitutivi, dichiarazioni pubbliche contrastino con i principi e le finalità della Casa. Infine non potranno svolgersi iniziative promosse direttamente o indirettamente da comitati o da partiti politici nei periodi di campagna elettorale, ma anche attività interne rivolte ai propri iscritti.

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