Bucaneve, sale intitolate a monsignor Bianchi e Giovannelli foto

Per il Bucaneve domenica (1 settembre) è stato un giorno speciale con la cerimonia di intitolazione di due sale a due grandi persone che sono nate e cresciute nel territorio dell’Oltreserchio: Mansueto Bianchi ed Eolo Giovannelli. E’ stata inaugurata anche la targa posta all’ingresso del centro realizzata e donata da Paolo Vannucchi, stimato artista della ceramica che abita a Ponte San Pietro.

Le intitolazioni dell’auditorium al vescovo Mansueto Bianchi e dell’aula studo al giovane focolarino Eolo Giovannelli per il centro civico rappresentano l’inizio di un percorso di approfondimento e di studio che sarà loro dedicato.
Il nome stesso del centro Il Bucaneve prende spunto dal fiore a cui monsignor Mansueto paragonava ogni gesto di accoglienza. Per esaltare la figura di Eolo è invece intento del centro diffondere la sua tenacia e la sua grande forza di volontà in particolare tra i giovani che frequentano l’aula studio.
Di queste due persone hanno parlato l’arcivescovo Paolo Giulietti che ha anche sottolineato l’importanza del prendersi cura di un bene comune, il sindaco Alessandro Tambellini, don Luigi Zoppi, suor Bice Guidotti, Arciso Coltelli e Domingos Franco Dirceu con testimonianze di alcuni ex seminaristi della classe del Bianchi: il consigliere Pilade Ciardetti, lo psicologo Virgilio Niccolai e il signor Giuseppe Giannelli. È stato poi proiettato un filmino sulla vita del vescovo Mansueto realizzato dai firmatari del patto Giovanni Nannini ed Enrica Picchi.
Alla cerimonia è seguita una cena all’aperto nel giardino del Bucaneve.
“Il comitato di gestione del centro – si legge nella nota – tiene a precisare che la scelta dei nomi ai quali intitolare le due sale è scaturita da momenti di incontro allargati ai coordinatori delle varie attività e ai giovani dell’aula studio. Alla domanda se fosse opportuno, per un centro civico e laico, aver scelto proprio queste due persone “di chiesa” alle quali dedicare le sale, noi rispondiamo con le parole del cardinal Carlo Maria Martini che essere laici non significa essere atei. Nello stesso tempo siamo ancor più convinti che anche un ateo non possa mai negare la grandezza di Mansueto e di Eolo come due uomini che hanno saputo essere così tanto umani da rappresentare dei fari per la nostra esistenza qui su questa terra. E con la crisi dei valori dei nostri giorni desideriamo essere loro riconoscenti. Il Bucaneve ringrazia i numerosissimi presenti, tutte le autorità che hanno accolto l’invito: dall’arcivescovo Paolo Giulietti, al sindaco Alessandro Tambellini, agli assessori Gabriele Bove e Lucia Del Chiaro, la signora Milvia, sorella di Eolo, i tantissimi amici, alcuni venuti appositamente da Bologna, da Firenze, da Pistoia e da Livorno. Alcuni ringraziamenti speciali vanno ad un’altra firmataria del patto, Renza Borselli, che insieme ad altri volontari, ha preparato la cena assieme al vicino circolino; si apprezza e si ringrazia di cuore il bellissimo gruppo di giovani e giovanissimi che hanno servito a tavola”.

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