Esperti a confronto sulla sanità territoriale. Presentato il piano nazionale cronicità

Nei giorni scorsi si è tenuto all’ospedale di Cortona l’incontro di Card Toscana e Card Umbria, presiedute rispettivamente da Luigi Rossi e Alberto Notargiacomo.

Card è la società scientifica di rilevanza nazionale che riunisce tutte le persone qualificate a collaborare per il progresso e la valorizzazione delle organizzazioni e dei professionisti che operano nel distretto, luogo privilegiato per la realizzazione della sanità d’iniziativa, di impostazione multiprofessionale, orientata all’approccio multidimensionale e globale dei problemi di salute.

Nel corso dell’evento, intitolato Sanità territoriale: le persone, i professionisti, le esperienze, Luigi Rossi, direttore di zona distretto della Piana di Lucca e presidente di Card Toscana, ha evidenziato l’importanza di condividere, nei contesti attuali di riorganizzazione dei sistemi sanitari, le tematiche legate ai percorsi per la fragilità e la cronicità: “È fondamentale – ha detto Rossi – rispondere in modo sempre più appropriato al crescente bisogno di salute dei cittadini; basti pensare all’aumento della domanda derivante dalle patologie croniche. Per questo è necessario adeguare in modo dinamico tutti i servizi integrati ed in particolare quelli territoriali e sociosanitari”.

È intervenuto anche il direttore sanitario dell’Azienda Usl Toscana nord ovest Lorenzo Roti, il quale ha ribadito la centralità dei nuovi bisogni di salute della popolazione. Ha quindi presentato il piano nazionale cronicità, da considerare come un punto di partenza per riformare il servizio sanitario e per garantire l’universalità e la sostenibilità. Il piano definisce le strategie per la gestione di un numero consistente di malati cronici e si basa su un sistema fondato sulla medicina di iniziativa e sulla personalizzazione dei trattamenti.

“Questa impostazione – ha sottolineato Roti – ribalta inevitabilmente l’attuale organizzazione della sanità e i modelli professionali. Oggi l’obiettivo é gestire la parte terapeutica per i pazienti cronici con più patologie in continuum, tra servizi, professioni e professionisti. Così il paziente è al centro e deve partecipare attivamente, a seconda delle sue esigenze, alle scelte legate al suo percorso di cura. Fondamentale, quindi, in questo ambito l’attivazione dei pazienti e nel nuovo piano sanitario sociale integrato regionale vi è un obiettivo strategico dedicato alla cronicità che prevede l’ interdisciplinarietà dei professionisti, la centralità del paziente e lo sviluppo del concetto di rete e di percorso, al di là dei confini organizzativi”.

Ha anche evidenziato che l’obiettivo è quello di recuperare il valore della qualità della vita, passando “dagli atti ai fatti” attraverso la stratificazione e il targeting della popolazione, la promozione della salute, la prevenzione, la diagnosi precoce ed interventi sia di epidemiologia che di sorveglianza.
“E’ necessario – ha aggiunto Roti – lavorare valorizzando le professionalità nel modello delle microequipe per garantire l’erogazione di interventi personalizzati, che si devono basare sull’esperienza e sulla prospettiva del paziente”.

Il responsabile dell’assistenza infermieristica territoriale della Zona Piana di Lucca Svaldo Sensi ha ribadito l’importanza di un’assistenza infermieristica di comunità per una presa in carico proattiva, preventiva, partecipata e personalizzata.

Importante anche il contributo di Fabrizio Gemmi, di Ars Toscana, che ha trattato il fenomeno dell’antibiotico resistenza in Italia, e dell’ex direttore dell’area igiene dell’azienda Usl Toscana nord ovest Alberto Tomasi, che ha parlato dell’importanza della prevenzione vaccinale nella cronicità oltre che in tutto l’arco della vita.

Da evidenziare che era presente, insieme al direttore di Zona Rossi, un’ampia delegazione di operatori e operatrici di diverse professioni della zona distretto della Piana di Lucca, composta dai medici delle cure primarie Loretta Meli, Valeria Massei ed Alessandro Lensi, dal responsabile dell’assistenza infermieristica territoriale Svaldo Sensi e dalla psicologa e responsabile dell’unità funzionale consultoriale della Piana di Lucca Patrizia Fistesmaire.

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