Emergenza Covid, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca 5 milioni per il territorio

Sostegni diretti, finanziamenti e un fondo solidale di contrasto alla povertà. Il presidente Bertocchini: "Non potevamo stare a guardare. Mutuo soccorso del Comune? Spero confluisca nel nostro"

Cinque milioni di euro riversati sul territorio per contrastare l’emergenza – sanitaria ed economica – provocata dal Covid19. È quanto stanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca per articolare quattro diverse forme di intervento (per 4 milioni e mezzo totali) che vanno ad unirsi agli oltre 500mila euro già messi a disposizione per la crisi sanitaria. Somme che vanno ad aggiungersi all’attività ordinaria: 21 milioni di euro circa che annualmente vengono erogati sul territorio.

Misure che sono state illustrate stamani (21 maggio) da parte del presidente dell’ente, Marcello Bertocchini, affiancato virtualmente da Donatella Turri (per Caritas), Aldo Intaschi (Fondo Vivere) e Giorgio Bartoli (Camera di Commercio). 

Nel dettaglio, si tratta dunque di 4 milioni e mezzo stanziati “ex novo” e così ripartiti: 1,5 milioni su bandi diretti per aiutare l’occupazione (contratti di 12 mesi a tempo determinato fino a 10 mila euro lordi a persona, rivolti a soggetti del terzo settore e cooperative sociali); 800mila euro per finanziare tirocini non curricolari; 1 milione per un fondo solidale di contrasto alla povertà gestito da Caritas e Fondo Vivere e 1 milione e duecentomila euro per sostenere le attività economiche. Confermati, inoltre, tutti i fondi già erogati alle manifestazioni ed alle compagnie che si occupano di arte e spettacolo.

Specialmente sotto il profilo del sostegno al sociale emerge un’indicazione rilevante: “No alle frammentazioni – ammonisce Bertocchini – perché i risultati concreti si raggiungono unendosi. Questi sono soldi veri messi a disposizione di Lucca e provincia. Il Fondo di mutuo soccorso del Comune? Non parteciperemo proprio per questo: anzi, auspichiamo che le risorse raccolte in quel fondo per il sociale vengano girate al fondo solidale che abbiamo costituito”.

“Già nell’attività ordinaria di quest’anno – esordisce Bertocchini – la Fondazione si era concentrata nell’ambito dei bandi, rivolgendosi ai settori legati al sociale, al volontariato, allo sport, alla crescita ed alla formazione giovanile. Tutto questo ha aiutato non poco. Gran parte delle risorse del 2020 erano già state allocate a febbraio, ma non potevamo stare a guardare. Abbiamo deciso di gettare il cuore oltre l’ostacolo: del resto, fa parte della storia della Fondazione”.

Gli step inquadrati sono chiari: affrontare l’emergenza sanitaria, contrastare le povertà, creare opportunità di lavoro e far respirare il tessuto economico.

Per quanto concerne i precedenti interventi destinati a fronteggiare l’emergenza sanitaria, va ricordato come la Fondazione Crl avesse messo sul piatto 500mila euro, alla quale si sono sommati 15mila euro da parte della Fondazione Bml e 73.960 euro da parte del Comune di Capannori. Somme che sono servite ad acquistare strumentazioni e Dpi richiesti dalla Usl. 

“Ma dovevamo fare di più – continua Bertocchini – e, per questo, ieri sera l’organo di indirizzo ha approvato all’unanimità una serie di azioni ulteriori”. Ecco, dunque, la manovra dell’ente di San Micheletto nel dettaglio.

Progetto RiUscire

RiUscire – emblematica la scelta del nome –  è un progetto nato su sollecitazione di Fondo Vivere e Caritas, che in questi anni – attivando un credito di solidarietà – hanno gestito l’erogazione di prestiti e inciso sulle modalità di messa in mora dei soggetti in difficoltà. “La vera novità – spiega Bertocchini – è la creazione di un Fondo solidale che prevede un prestito di solidarietà ed un aiuto di solidarietà. La Fondazione – annuncia – moltiplicherà per due l’importo conferito dai soggetti partecipanti (istituti bancari, comuni, privati eccetera)”. Il fondo servirà per due tipi di attività: prestito di solidarietà fino ad un massimo di 2500 euro, senza costi né interessi; aiuto di solidarietà a fondo perduto fino ad un massimo di 1000 euro.  “L’ottica – precisa il presidente – non è quella dell’assistenza, ma dell’inclusione”.

Lavoro + Bene Comune

Si tratta di due bandi – per una somma complessiva erogata di 2 milioni e 300mila euro – che provano ad alleviare la drammaticità vissuta in molti settori dal punto di vista occupazionale.

La prima vedrà impiegare 1,5 milioni di euro per la realizzazione di un bando per nuove assunzioni a tempo determinato nell’ambito del terzo settore. Cooperative sociali o altri soggetti potranno infatti individuare vari lavori di pubblica utilità (dal taglio erba al facchinaggio, dal supporto ai disabili al riordino archivi), ai quali indirizzare i nuovi assunti, coniugando la possibilità di creare occupazione con l’opportunità di realizzare interventi a favore dell’intera collettività.

La somma di 800 mila euro sarà invece destinata a finanziare bandi per attivare tirocini non curriculari da svolgere negli enti pubblici, con l’obiettivo di sostenere l’occupazione giovanile e favorire al contempo l’ingresso di forze fresche nella pubblica amministrazione, tra cui laureati, tecnici e giovani in possesso di professionalità adeguate ai reali bisogni degli enti.

Entrambi i bandi non prevedono alcuna forma di co-finanziamento e sono interamente sostenuti dalla Fondazione Crl. “L’idea – il commento di Bertocchini – è quella di traghettare verso l’uscita da questa fase di difficoltà. Per farlo, mettiamo a disposizione 1 milione e 500mila euro”. Non solo: l’altro bando prevede il finanziamento di tirocini non curriculari, per un ammontare di 800mila euro. Le assegnazioni dovrebbero concludersi entro la fine di giugno”.

reSTART

Questo è il progetto che mira a sostenere interventi per le categorie economiche, in difficoltà per il lockdown. Prevede aiuti di diversa natura, dalle spese per la digitilazzazione a interventi di adesione a iniziative di enti pubblici. “Si tratta di 1 milione e 200mila euro – ricorda il presidente – e adesso la Camera di commercio si dovrà raccordare con le associazioni di categoria e gli enti pubblici”.

Arte e spettacolo

Per uno dei comparti in maggiore difficoltà vengono confermati tutti i contributi già erogati. “Servirà garantire eventi in sicurezza e sostegno agli artisti. Abbiamo contattato tutti i soggetti destinatari di contributi da parte nostra, chiedendo di fare tutto quello che era nelle loro possibilità e rassicurando circa il fatto che la Fondazione lascerà tutti i versamenti già effettuati per intero”.

Gli interventi dei partner

Per Donatella Turri (Caritas) “riguardo alle vulnerabilità ed ai processi di impoverimento accelerati dal Covid, Caritas e il Fondo Vivere sono stati individuati come soggetti gestori per via di una continuità di misure che prosegue da anni. Si tratta di un intervento coordinato e di territorio, che coinvolge associazioni e istituzioni locali. L’obiettivo – specifica – è quello di arrivare a mettere insieme almeno 1 milione e mezzo di euro. In queste settimane abbiamo avuto un aumento della richiesta dei nostri servizi del 115%: serviva uno strumento concreto per reagire ad un vero e proprio cataclisma sociale. Inclusione e comunità sono le parole chiave che accompagnano il Fondo solidale: vogliamo che le persone si affranchino dalla povertà, arrivando all’autonomia. Questo è un fondo – prosegue – di territorio: coinvolge tutti i soggetti per un obiettivo comune. Abbiamo ricevuto dei fondi straordinari dalla Cei e anche gli enti locali stanno facendo la loro parte”.

Secondo Aldo Intaschi (Fondo Vivere) “vedere la cifra stanziata dalla Fondazione, affiancata ad altre misure molto vicine alla nostra esperienza, fa pensare ad un intervento veramente grande. Credo che potrà produrre effetti non banali su tutta la comunità provinciale”.

Giorgio Bartoli, presidente della Camera di Commercio di Lucca, rileva: “Al momento stiamo cercando di recepire come il cliente si sta muovendo adesso rispetto all’accesso alle attività. Gli esercenti devono sostenere costi per i Dpi, ma vediamo che il governo sta dando delle coperture importanti. Ad oggi non potevamo intervenire a livello di risorse economiche, ma abbiamo proposto delle linee di intervento. Tra queste, c’è l’idea di andare sempre più verso la digitalizzazione delle attività e quella di sostenere la parte promozionale del nostro territorio, che ovviamente si modulerà diversamente: turismo domestico ed Europa saranno i nostri focus”.

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