Calzaturificio dona al S. Luca mille dispositivi per mascherine

Gesto dell'azienda di Antonio Bacci per l'emergenza coronavirus

Molte le donazioni arrivate all’ospedale San Luca di Lucca in questi ultimi mesi di emergenza coronavirus.

In particolare oggi (8 giugno) la ditta del settore calzaturiero Bacci Antonio & C, che ha sede a Porcari, ha effettuato una donazione davvero particolare: 1000 dispositivi per favorire un confortevole uso della mascherina di tipo chirurgico. Si tratta di un’idea semplice me nello stesso tempo geniale: una fettuccia di materiale leggero e morbido che consente di ancorare la mascherina dietro la nuca, evitando a chi la indossa la fastidiosa sensazione del tirare degli elastici, che provoca a lungo andare un certo fastidio a livello dei padiglioni auricolari.

Alla consegna del materiale alla direzione sanitaria dell’ospedale, alla presenza di alcuni rappresentanti del personale medico ed infermieristico, ha partecipato anche il sindaco di Porcari, Leonardo Fornaciari, il quale ha sottolineato l’importanza della protezione del “benessere soggettivo” degli operatori sanitari, i quali devono essere aiutati e favoriti anche in aspetti solo apparentemente meno rilevanti. La soddisfazione dei cittadini è tra l’altro l’obiettivo principale di amministra e la ricerca del benessere è oggi più che una aspirazione umana: è un vero e proprio diritto.

Il titolare della ditta Antonio Bacci, che ha messo a disposizione la sua competenza e professionalità per un dono concreto, ha espresso la sua solidarietà e gratitudine nei confronti di tutti i sanitari che quotidianamente, con professionalità e coraggio,  hanno curato ed assistito i pazienti Covid.

La direttrice  dell’ospedale Michela Maielli ha ringraziato la ditta Bacci e tutte quelle che in questi mesi hanno supportato il San Luca, ricordando come il Covid, che ha colpito duramente i nostri territori, abbia consentito di creare ulteriori sinergie tra il sistema sanitario e la comunità lucchese. Oggi sempre di più l’ospedale ed i sanitari che vi lavorano sono considerati un patrimonio della collettività, da preservare ed accrescere per le generazioni future. Anche in sanità, tra l’altro, nei momenti più critici la generosità è una preziosa chiave che apre alla speranza di una salute sempre più tutelata e protetta.

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