In pensione Salvetti, protagonista dell’acquedotto di Lucca

Lascia l'incarico a Geal dopo 40 anni di servizio

E’ in pensione dopo 40 anni di servizio ininterrotto alle reti idriche della città Claudio Salvetti: era il luglio del 1980 quando iniziò a lavorare al Comune di Lucca dopo aver vinto il concorso. Fu subito assegnato all’Ufficio Acquedotto e per lunghi decenni, prima in Comune poi nella società Geal costituita nel 1995, è stato uno dei protagonisti nello sviluppo delle reti e ha fatto parte delle staff che coadiuvò l’amministrazione comunale nella privatizzazione del Servizio Idrico Integrato. 

A ringraziarlo pubblicamente, a nome della città e dell’azienda Geal, sono il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini e il presidente di Geal Spa Giulio Sensi. “Un ringraziamento -dice Sensi- sincero e non solo perché Claudio ha lavorato con professionalità, responsabilità e competenza per 4 decenni, dando un contributo decisivo allo sviluppo e miglioramento delle reti idriche e della fognatura a Lucca, ma anche perché lo ha fatto con una grande umanità riconosciuta e apprezzata dai colleghi e dagli amministratori che si sono succeduti nel corso degli anni. A lui la riconoscenza e l’augurio di godersi la meritata pensione”. Ai ringraziamenti si associa anche il Circolo ricreativo aziendale di Geal di cui Salvetti è stato uno dei primi animatori.

Sessantacinque anni, Salvetti si è prevalentemente occupato di acquedotto, curando in particolare nei primi 15 anni in Comune la progettazione e manutenzione della rete. Fra i tanti progetti seguiti negli anni ci sono stati la costruzione dei pozzi per la fornitura all’ingrosso dell’acqua a Pisa e Livorno e quella dell’acquedotto di Gattaiola. Erano gli anni ’80, anni in cui si estendeva l’acquedotto a tutto il comune e si iniziava a rispondere anche ai gravi problemi che vivevano in particolare i paesi collinari, in particolare le zone della Brancoleria, del Morianese, Chiatri e Stabbiano.

La passione di Salvetti non si è fermata alle proprie mansioni, ma si è estesa anche al campo della cultura. Suo il libro L’acquedotto di Lorenzo Nottolini (Maria Pacini Fazzi Editore), pubblicato nel 1988 (riedito nel 2004),  la prima opera che metteva insieme le fonti dell’archivio comunale e dell’Archivio di Stato, ricostruendo con particolari storici e tecnici dettagliati la travagliata e bellissima storia della costruzione dell’Acquedotto del Nottolini. Di questa opera, Salvetti curò anche, a partire dal 1982, il recupero delle fontane storiche e la ristrutturazione delle fonti con la sostituzione delle antiche e malandate tubazioni. Opere di sistemazione anche architettonica e ambientale che aprirono l’area alla conoscenza della città.

Dal 1995 Salvetti ha lavorato alla Geal: prima come responsabile dell’ufficio tecnico e degli allacciamenti di fognatura e acquedotto, seguendo insieme agli altri colleghi i progetti e i lavori per le interconnessioni delle varie reti idriche, la revisione delle Centrali di Gattaiola, Nozzano e S. Alessio, il raddoppio della rete del Civico Acquedotto e dell’acquedotto sussidiario per Pisa e Livorno, varie opere di estensione della rete fognaria e l’installazione del Telecontrollo e del GIS con tutte le innovazioni tecnologiche che hanno permesso una gestione più efficiente della risorsa idrica. Negli ultimi tre anni in Geal ha ricoperto l’incarico di responsabile del patrimonio e della sicurezza sul lavoro.

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