Il vescovo: “Don Aldo Mei ci insegna che siamo tutti fratelli”

Messa in ricordo del sacerdote ucciso nella chiesa della Santissima Trinità

Nella chiesa della Santissima Trinità di via Elisa a Lucca, stamani (4 agosto), alle 9, l’arcivescovo Paolo Giulietti ha presieduto la messa in memoria di don Aldo Mei, ucciso da un plotone della Wehrmacht 76 anni fa (1944) sugli spalti delle mura di Lucca vicino a Porta Elisa.

Con l’arcivescovo ha concelebrato il parroco del centro storico don Lucio Malanca. Presenti autorità civili e militari, rappresentati di tutti gli enti che promuovono il programma di iniziative dedicate a don Aldo Mei, la comunità della suore barbantine e alcuni fedeli.

Durante la messa il vescovo si è così espresso: “In epoca di discriminazioni feroci, Don Aldo Mei ci ricordò e ci ricorda ancora la nostra fratellanza universale. La sua memoria ci aiuti a camminare insieme, nell’amore, come chiesa e come comunità civile. Nella chiesa della Santissima Trinità in via Elisa fu traslato il corpo di Don Aldo Mei il giorno dopo la sua uccisione. La messa di stamani, come ogni anno, è stata quindi celebrata in un luogo simbolo della vicenda del giovane sacerdote che, prima di morire, scrisse a lapis sulle pagine bianche del breviario: ‘Muoio travolto dalla tenebrosa bufera dell’odio, io che non ho voluto vivere che per l’amore. Deus Charitas est e Dio non muore. Non muore l’amore!'”.

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