Mura, 12 alberi devono essere abbattuti: prosegue il piano di messa in sicurezza

Per altre piante previsto invece il taglio sanitario. Marchini: "Parco frequentato, serve il livello massimo di prudenza e prevenzione"

Prosegue la manutenzione per la messa in sicurezza delle alberature delle Mura urbane e della circonvallazione.

L’attività, portata avanti dal Comune, si rifà al censimento effettuato dall’agronomo Massimiliano Demi nel 2019 su circa 2500 alberi posti lungo le mura e la circonvallazione: fra questi, sono state individuate circa 500 piante da sottoporre ad ulteriori approfondimenti, che stanno conducendo lo stesso Demi e le agronome Letizia Cipressi e Irene Benvenuti.

Il lavoro prevede diverse fasi: rilievo delle caratteristiche generali dell’area, localizzazione degli esemplari arborei, valutazione delle condizioni di stabilità degli alberi, approfondimenti di indagine, valutazione della pericolosità mediante l’individuazione della probabilità di cedimento, valutazione del fattore di danno, dipendente dalle dimensioni della parte dell’albero che più probabilmente può cadere, valutazione della vulnerabilità della potenziale area di caduta, ovvero del ‘bersaglio’, determinazione del livello di rischio e prescrizioni.

Sulla base di questa metodologia, nei prossimi giorni dovranno essere abbattuti 12 alberi (6 olmi, 3 tigli, un liriodendro, un acero e un pino) e altre piante saranno invece sottoposte a taglio sanitario (non si tratta di potature, che non vengono eseguite nei mesi estivi), per prevenire crolli di grossi rami ammalorati.

“Sappiamo che è difficile comprendere perché si abbattano degli alberi apparentemente sani – spiega l’assessore al verde pubblico Celestino Marchini – Le stesse agronome ci dicono che durante i rilievi sono spesso fermate da cittadini che chiedono informazioni, poiché non comprendono come si possa tagliare una pianta che sembra in salute. Tuttavia, noi siamo chiamati a prevenire il più possibile il rischio di cadute per la sicurezza delle persone, e non a caso fra gli elementi di valutazione i tecnici inseriscono sempre il cosiddetto ‘bersaglio’, vale a dire dove le piante ammalate potranno cadere, se in luoghi ‘deserti’ o frequentati”.

“Le mura urbane sono un parco frequentatissimo e dobbiamo per questo usare il livello massimo di prudenza e prevenzione. Inoltre – prosegue Marchini –  come ci spiegano gli agronomi, le piante sono come tutti gli altri esseri viventi, hanno un loro ciclo vitale e la stessa loro funzione ecologica diminuisce, fino a scomparire, con l’età avanzata, come accade a diversi esemplari all’interno del nostro contesto urbano. Ciò che conta è in realtà il ricambio delle piante, vale a dire mettere a dimora nuovi alberi laddove si tolgono, e non solo lì ovviamente; cosa, questa, che come amministrazione comunale stiamo facendo in maniera sistematica”.

Più in dettaglio, nei prossimi giorni saranno abbattuti 2 olmi che si trovano sulla rampa del baluardo San Donato, lato sinistro: gli apparati radicali insistono in una porzione di terreno molto soffice e le piante risultano instabili e in condizione di deperimento. Un acero sarà abbattuto sul baluardo Santa Croce. In questo caso l’albero è stato attaccato da un fungo aggressivo ed è già caduto un grosso ramo.

Tre olmi verranno rimossi dal baluardo San Salvatore: due di essi sono ammalati di grafiosi, causata da un fungo anche in questo caso molto aggressivo e in grado di infettare facilmente altre piante della stessa specie; il terzo olmo, che si trova fra i primi due, sarà abbattuto perché è cresciuto in modo stentato e, senza la protezione dei due alberi ai suoi fianchi, è a rischio caduta sui tavoli del punto ristoro. Fra il baluardo San Salvatore e Porta Elisa verrà abbattuto un tiglio in stato di sofferenza fisiologica e con diversi rami già secchi. Sul baluardo Santa Maria sarà rimosso un pino nei pressi del Caffè delle Mura, che presenta una cavità molto estesa nel castello (la zona di collegamento fra fusto e rami) e la chioma cosiddetta ‘trasparente’, vale a dire apparentemente verde, ma dove le foglie sono molto diradate; sintomo, questo, di deperimento della pianta che è peraltro inclinata verso la cortina delle mura, dove rischia di crollare.

Sul baluardo della Libertà saranno abbattuti un tiglio attaccato da carie al ‘colletto’ (zona di contatto fra il tronco e il terreno) e un olmo affetto da grafiosi. Sarà rimosso un tiglio anche sul baluardo San Regolo, degradato alla base del fusto e alle radici e un liriodendro sulla cortina compresa fra i baluardi San Colombano e San Pietro, che presenta una grande cavità e un forte degrado nella parte basale del fusto.

La piantumazione di nuovi alberi sulle mura rientra nel progetto complessivo di restauro e valorizzazione delle mura per il quale il Comune ha ottenuto un finanziamento di 2 milioni di euro da parte del Mibact. La progettazione, che è attualmente in fase definitiva e che sarà oggetto di un confronto con la Soprintendenza, è curata dall’agronoma Irene Benvenuti per il patrimonio arboreo e dall’architetto Stefano Dini per la sicurezza del monumento.

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