Igiene e prevenzione, le buone pratiche nel protocollo di Usl, Provincia e conferenze zonali foto

Sarà creato un Comitato tecnico-scientifico per concretizzare gli obiettivi del documento

L’attivazione di collaborazioni reciproche, la codifica di determinate procedure e soprattutto la diffusione di buone pratiche in materia di igiene e prevenzione nel sistema integrato di educazione e istruzione 0 -18 delle zone educative della Piana di Lucca, della Valle del Serchio e della Versilia.

È questo l’obiettivo del protocollo d’intesa siglato oggi (24 settembre), a Palazzo Ducale a Lucca, dai rappresentanti della Provincia di Lucca, dell’azienda Usl Toscana Nord-Ovest e delle conferenze zonali, che prevede, tra l’altro, anche la creazione di un apposito comitato tecnico-scientifico.

A firmare l’accordo – che nei prossimi giorni sarà formalizzato ufficialmente con la firma digitale delle parti – sono stati la consigliera Maria Teresa Leone per la Provincia di Lucca, Giovanna Camarlinghi del dipartimento di prevenzione azienda Usl Toscana Nord-Ovest in rappresentanza del direttore del dipartimento Ida Aragona; Ilaria Vietina per la conferenza zonale dell’educazione e istruzione della Piana di Lucca, Lorenzo Tonini (delegato dal sindaco di Barga Caterina Campani) per la conferenza zonale Valle del Serchio; Alberto Mattugini (delegato dal sindaco di Forte dei Marmi Bruno Murzi) in rappresentanza della conferenza zonale della Versilia.

Scopo del protocollo

Il documento ha la finalità di creare, all’interno del Dipartimento di prevenzione dell’Usl Toscana Nord-Ovest, una struttura di riferimento per il sistema educazione e istruzione da 0 a 18 anni e di prevedere, al suo interno, l’istituzione di un referente che garantisca una risposta rapida in caso di peggioramento della situazione epidemiologica, che possa raccordarsi con gli enti locali, i servizi educativi e le scuole di ogni ordine e grado, dando risposte tempestive in caso di criticità.

Inoltre dovranno essere attivate sinergie e collaborazioni con le Conferenze zonali dell’educazione e istruzione per diffondere e promuovere le buone pratiche e mettere in atto azioni di prevenzione ed educazione alla salute condivise. Dovrà poi essere individuato un referente all’interno del Dipartimento di prevenzione, con la funzione di vigilare, sostenere l’attività e promuovere la qualità nonché le azioni di miglioramento nei servizi educativi da 0 a 6 anni.

Grazie a questo documento, verrà realizzata attività di formazione e informazione all’interno del sistema integrato di educazione e istruzione da 0 a 18 anni e saranno realizzati un insieme di interventi sia per sostenere e migliorare le condizioni di salute e benessere in senso ampio, sia specifici rivolti a insegnanti, alunni e famiglie su stili di vita salutari, igiene, educazione all’affettività e sessualità consapevole, educazione digitale, incidenti domestici e stradali, in collaborazione con le attività consultoriali e utilizzando le metodologie ‘Life Skills’ e ‘Peer Educations’.

Il comitato tecnico-scientifico: da chi è formato e cosa fa

Per rendere operativo il protocollo, che non comporta oneri di spesa per le parti, verrà costituito un Comitato tecnico scientifico composto da 2 rappresentanti della Provincia di Lucca (uno politico e uno tecnico nella persona del dirigente del Settore organi istituzionali e Servizi al cittadino della Provincia); da un rappresentante del Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria; dal presidente (o un suo delegato) della Conferenza zonale dell’educazione e istruzione, dal referente della Segreteria tecnica, dal referente per il coordinamento zonale infanzia o educazione e scuola della Piana di Lucca, della Media Valle del Serchio e della Versilia; inoltre da un rappresentante per la Rete delle scuole per la Piana di Lucca, la Mediavalle del Serchio e la Versilia.

Il comitato avrà il compito di fissare le linee di indirizzo generali, programmare, organizzare e monitorare le attività previste dal documento d’indirizzo; monitorare lo stato di avanzamento delle attività convenute, anche proponendo le modifiche necessarie al miglioramento e ampliamento delle stesse; promuovere le iniziative di coordinamento e divulgazione delle attività inserite nel protocollo; deliberare su ogni argomento sottoposto al proprio esame; esprimere parere in ordine alle istanze di adesione al protocollo.

Il protocollo avrà una validità di un anno a partire dalla formalizzazione delle firma digitale di tutti i rappresentanti degli enti coinvolti.

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