Ecosistema urbano, Lucca scala 17 posizioni ed è la 21esima città più green d’Italia

Bene anche la raccolta differenziata e il parametro delle isole pedonali

Lucca è al 21esimo posto nella classifica delle città capoluogo italiane più green. E’ quanto emerge dalla 27esima edizione del rapporto Ecosistema urbano stilato da Legambiente e Ambiente Italia in base al monitoraggio di diciotto parametri che spaziano dalla raccolta di rifiuti alla qualità dell’aria.

L’indagine, riportata oggi (9 novembre) dal Sole 24 ore, fotografa lo stato di salute dei capoluoghi con dati raccolti prevalentemente nel 2019, che non tengono conto quindi delle variazioni politiche e sociali dovute alla pandemia. Tra le città che mostrano una tendenza positiva nella svolta green c’è proprio Lucca, che sale di 17 posizioni nella classifica finale rispetto allo scorso anno arrivando così ad occupare il 21 posto sui 104 capoluoghi di provincia analizzati. Un risultato ottenuto dall’incrocio di diciotto indicatori che ha visto la città emergere soprattutto nella raccolta differenziata e nella percentuale di isole pedonali per abitante.

Lucca infatti con il 79,3 per cento è al decimo posto tra i capoluoghi per raccolta differenziata mentre prima in assoluto per le isole pedonali, con 6,73 metri quadrati per abitante. Per stilare la graduatoria, l’analisi di Legambiente ha tenuto conto di 18 indicatori aggregati in sei macroaree, ognuna delle quali ha un peso specifico nella misurazione delle performances di ciascuna città: all’aria e ai rifiuti è stato attribuito un punteggio pari al 20% del totale, la mobilità ha un peso del 25%, l’acqua e l’ambiente urbano rappresentano il 15% e l’energia il 5%. Grazie alla somma dei punteggi assegnati per la mobilità, aria, rifiuti, acqua, ambiente urbano ed energia e soprattutto grazie agli indicatori che misurano le politiche intraprese dagli enti locali, Lucca cresce e diventa così la prima città Toscana per performance ambientali, seguita al 24esimo posto dal capoluogo di regione. Il rapporto è stato presentato questa mattina in diretta streaming sul sito di La Nuova ecologia, il canale Youtube e la pagina Facebook di Legambiente.

“Lucca sale in classifica di ben 17 posizioni rispetto all’anno scorso ed è al 21esimo posto tra tutte le città italiane per qualità ambientale misurata su vari parametri: qualità dell’aria, rifiuti, uso dell’acqua e depurazione, verde urbano, mobilità – commenta l’assessore all’ambiente Francesco Raspini -. Ma, soprattutto, è al primo posto tra i capoluoghi toscani grazie alle buone performance in molti settori, tra cui mi fa piacere citare, tra le tante, la raccolta dei rifiuti dove siamo nella top ten. Ma naturalmente tutto questo non basta. C’è ancora tanto da fare e tanto margine per migliorare anche grazie ai progetti che abbiamo messo in campo come il progetto Nuovo Alberi o la collaborazione con l’istituto S.Anna di Pisa per dare il via ad un’Agenda comunale per la neutralità climatica. Spesso c’è la tendenza a commentare le tematiche ambientali con lo sguardo della cronaca che, inevitabilmente, ti mette di fronte ai problemi del quotidiano o alle polemiche che di volta in volta nascono da questa o quella situazione. Ma è la direzione di marcia, la visione complessiva, che fa la differenza nel lungo periodo. E oggi possiamo dire di essere sulla strada giusta“.

“Non sono solito commentare le varie classifiche che vengono via via stilate – afferma il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini – perché ritengo che la realtà sia molto più complessa di quanto possano rappresentarla una serie di indicatori, anche quando sono attendibili come nel caso di quelli analizzati da Legambiente. In questo caso specifico faccio però un’eccezione perché il risultato, che ci rende particolarmente orgogliosi, premia sicuramente le politiche che abbiamo messo in campo in questi anni, ma anche la risposta attenta e consapevole dei cittadini lucchesi nei confronti di queste stesse politiche. Abbiamo lavorato e stiamo tuttora lavorando molto – aggiunge il sindaco – per rendere la nostra città sempre più a misura d’uomo. L’aumento della rete delle piste ciclabili per favorire l’uso della bicicletta negli spostamenti interni ai grandi quartieri e verso il centro cittadino, l’introduzione di nuove modalità di conferimento dei rifiuti sia in centro storico che nelle aree periferiche, il Masterplan del Verde che stiamo costruendo in modo partecipato come la piantumazione di 3000 nuovi alberi nei prossimi tre anni, di cui 200 già messi a dimora, sono solo alcuni esempi di ciò che Lucca sta facendo. Il nostro obbiettivo – conclude il sindaco – è di superare l’attuale emergenza sanitaria continuando a lavorare in questi ambiti, per far sì che Lucca possa ripartire con ancora più slancio, proprio facendo perno sull’innovazione e sulla qualità ambientale”.

“Un risultato che riempie di orgoglio – dice l’assessore regionale a urbanistica infrastrutture e governo del territorio Stefano Baccelli – e dimostra come un’azione combinata di differenti politiche per il miglioramento della qualità dell’aria, l’incentivazione della mobilità sostenibile, il recupero delle aree urbane, une gestione saggia e lungimirante del ciclo dei rifiuti, possano migliorare sensibilmente la qualità della vita dei cittadini e rendere ancora più attrattiva una città d’arte già incantevole come Lucca. Voglio ricordare l’importante lavoro fatto dalla Regione Toscana in questi anni per abbattere le emissioni inquinanti e incentivare una gestione sostenibile della mobilità e dei rifiuti, in particolare gli incentivi per la posa di nuovi alberi, quelli per l’acquisti di trituratori per gli sfalci, quelli per la sostituzione delle caldaie, oltre agli investimenti per la mobilità ciclabile e per il recupero di importanti aree urbane. Azioni che sono parte di un disegno complessivo del quale i cittadini lucchesi beneficeranno sempre di più negli anni”.

 

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Commenti

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  1. Contrada S.Concordio
    Scritto da Contrada S.Concordio

    Evidentemente esistono dei mondi paralleli non comunicanti e molto diversi tra di loro, quello descritto nelle statistiche e quello reale. Le statistiche ad es. premiano il numero dei chilometri delle piste ciclabili, ma non dicono se quelle piste sono fatte bene o male e se hanno creato più problemi che vantaggi. A S.Concordio sono state fatte molto male, nessuno le usa col risultato che andare in bici è molto più pericoloso perchè le carreggiate sono state ristrette, i cordoli sono pericolosi e il senso unico ha aumentato traffico e ingorghi nella strada accanto. Quanto al verde, che vale spendere 4 milioni di euro per le aree verdi, se con quel denaro le aree verdi vengono per lo più cementificate? La città di Lucca avrà anche guadagnato dei posti in graduatoria, ma la periferia di S.Concordio, grazie ai progetti dei quartieri social, è finita in fondo alla classifica.