Toscana ‘rossa’, nuove regole dalla diocesi: catechismo e doposcuola passano in remoto

Obbligo per i fedeli di avere con sé l’autocertificazione per la partecipazione alle messe

A causa del passaggio a zona rossa della Regione Toscana in vigore da domani (15 novembre), la diocesi di Lucca ha fornito alle comunità parrocchiali alcune conferme e nuove disposizioni.

Per ciò che riguarda le messe, sia feriali sia festive, nulla cambia e restano in vigore tutte le disposizioni anti-contagio vigenti da maggio scorso: numero contingentato di presenze nelle chiese, distanziamento, mascherina, igienizzazione mani. Si aggiunge però l’obbligo per i fedeli di avere con sé l’autocertificazione per giustificare lo spostamento alla chiesa più vicina alla propria abitazione. Per le messe festive resta molto raccomandato il sistema di “segnalazione di presenza” attivo sul sito internet diocesano. Per le messe feriali, ove non è in uso il sistema di “segnalazione di presenza”, sono ovviamente da rispettare le suddette disposizioni anti-contagio.

Resta possibile organizzare anche incontri di preghiera, ma sempre nel rigoroso rispetto delle disposizioni anti-contagio, come anche celebrare il sacramento della riconciliazione in spazi ampi, ben areati, e con mascherine correttamente indossate. Catechismo, doposcuola e incontri formativi invece vanno trasferiti a distanza.

Per le prime comunioni e le cresime formalmente non è previsto alcun obbligo di sospensione, soprattutto se si prevede, come avvenuto finora, la divisione dei ragazzi in piccoli gruppi scaglionati di domenica in domenica. Tuttavia si rimanda la decisione, di effettuarle o rimandarle, al dialogo tra parroco e genitori. Sono da sospendere le visite ai malati, eccezion fatta per i parroci chiamati a portare il viatico e l’unzione degli infermi nell’imminenza della morte.

Per le esequie tutti i parroci, anche quelli delle piccole parrocchie, sono chiamati a celebrarle solo nella liturgia della parola – per contenere i tempi e semplificare i riti – richiamando i presenti alle disposizioni anti-contagio.

Le attività caritative vanno continuate in ogni modo, vista la grave situazione sociale: si presti massima attenzione alle misure anti-contagio e si sostituiscano possibilmente i volontari anziani con persone più giovani. Il tutto secondo le indicazioni di Caritas diocesana.

Gli incontri degli organismi di partecipazione e di governo (consigli pastorali, gruppi di catechisti…), come gli incontri formativi per adulti, si svolgano a distanza. Sono da sospendere tutte le seguenti attività in presenza: la libera frequentazione degli ambienti oratoriani; l’attività di bar e circoli; la concessione degli spazi parrocchiali a terzi; gli spettacoli teatrali e i concerti; le prove dei cori parrocchiali; le feste, le gite e le uscite di vario tipo; gli sport di contatto e gli allenamenti sportivi di squadra e di contatto; i mercatini e le pesche di beneficenza.

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