Il comitato: “Con i quartieri social a S. Concordio 4mila metri quadrati di consumo di suolo”

I cittadini tornano a mettere sotto accusa i lavori per galleria e piazza coperta

“Secondo l’Ispra, l’ente governativo che monitora il consumo di suolo, in Italia nel 2019 si sono cementificati due metri quadrati di suolo al secondo, 14 ettari al giorno. E non si tratta di consumo di suolo abusivo, ma autorizzato dai Comuni, e che,  nonostante la crisi edilizia e il calo della popolazione, invece di fermarsi, aumenta ogni anno. Dati allarmanti, dice l’Ispra.  Il terreno che verrà pavimentato e cementificato  S.Concordio con i Quartieri Social rientra a pieno titolo nel monitoraggio del consumo del suolo  fatto  dall’Ispra”. A sostenerlo è ancora il comitato Per San Concordio.

“Metro alla mano – si legge in una nota -, abbiamo calcolato che sommando quanto suolo occupa la galleria coperta, una strada larga 4  metri coperta da una alta tettoia che dovrebbe collegare piazzale Aldo Moro a via Savonarola, attraversando il parco della Montagnola tagliando in due i campi da calcio del Lucca 7, la area eventi che dalla tettoia si dirama verso l’entrata della scuola media, il parcheggio ai Chiariti a servizio di questa nuova strada, le cementificazioni che già sono state fatte al parchino Saharawi e le pavimentazioni previste  in tutta la residua zona verde dell’area Gesam, avremo a S.Concordio, con i lavori finanziati dai Quartieri Social, oltre 4.000 (quattromila) metri quadri di consumo del suolo”.

“Eppure – si aggiunge – il bando della presidenza del Consiglio con cui sono stati finanziati i Quartieri Social dice espressamente che ‘gli interventi finanziati non devono prevedere consumo di suolo e devono riferirsi ad edifici esistenti’.  E’ veramente paradossale che il Comune di Lucca utilizzi i fondi destinati alla riqualificazione della aree verdi, che già a S.Concordio sono poche, per cementificarle.   Il Comitato Per S.Concordio, facendo leva sui vizi dei progetti approvati dal Comune, conta di  fermare le due costruzioni della galleria coperta e della piazza coperta. Il suolo naturale, la matrice terra è un bene prezioso che, una volta perso,  è difficilmente recuperabile. Basti vedere cosa sta accadendo in via Savonarola, ove con le piogge di oggi gli enormi mucchi di granulato di asfalto si stanno incorporando con il terreno. Siamo fiduciosi  che il previsto parcheggio lì non potrà essere fatto, e temiamo che  il  ripristino dello stato dei luoghi sarà molto costoso”.

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