Ex manifattura, Mallegni (Fi): “Deve restare di proprietà pubblica”

Il senatore di Forza Italia torna sulla questione per ribadire la propria contrarietà al progetto Coima

La manifattura deve restare di proprietà pubblica”. Con queste parole il senatore di Forza Italia Massimo Mallegni torna a esprimersi sulla vicenda della rigenerazione dell’ex opificio.

“A nessuno piace vedere la manifattura degradata e nessuno vuole sminuire la Fondazione Cassa di Risparmio e tutti gli importanti interventi donati a Lucca, ma per la rigenerazione della manifattura serve un progetto diverso, più inclusivo e rispettoso – spiega Mallegni -. Il secondo progetto proposto all’amministrazione comunale è sostanzialmente uguale al primo, se non per qualche piccola modifica, e tende comunque a dare nelle mani di un privato, in questo caso Coima, un bene che è e deve restare della città. Una volta approvato questo project (che riguarda solo i parcheggi) il partner esterno  potrà sostanzialmente farne quello che vuole dell’immobile e condizionerà inevitabilmente le scelte per la mobilità per i prossimi 40 anni”.

“E’ arrivato il momento che la Fondazione Cassa di Risparmio prenda davvero in considerazione delle alternative nel rispetto di Lucca e dei cittadini che la abitano – prosegue Mallegni -. Non è vero che la trattativa con Coima è l’unica via perseguibile, basterebbe non eliminare a priori qualsiasi proposta in merito, come quella della lista civica SiAmoLucca che ha nei giorni scorsi stilato un progetto, condivisibile o meno, ma sicuramente in linea con i reali bisogni della città. La Fondazione dovrebbe semplicemente agire in modo diretto sull’immobile, sulla base di un accordo economico per farla rientrare nell’investimento, come ha del resto fatto in passato. Nel 2018 la stessa Fondazione aveva ipotizzato un intervento diretto sull’ex manifattura, operazione già effettuata su altri immobili e questo significa che la possibilità di rigenerare quel posto senza andare nella direzione di una possibile speculazione esiste ed è doveroso cercare di trovare la modalità più giusta per restituire alla città un simbolo indimenticabile”.

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