La scuola in giardino, Legambiente: “Il progetto non va bene per le medie”

Il circolo di Lucca chiede all'amministrazione una moratoria per l’impermeabilizzazione di piazzali e parcheggi

“In questi ultimi mesi l’amministrazione ha più volte annunciato La scuola in giardino: peccato che tale progetto non sia estendibile anche alle scuole medie”: è quanto sostiene il circolo Legambiente Lucca.

“Il sindaco Tambellini e l’assessore ai lavori pubblici, Celestino Marchini, infatti, hanno totalmente ignorato la nostra segnalazione in cui si sottolineava il contrasto esistente fra le previsioni di ripristino delle asfaltature impermeabili degli ampi piazzali scolastici, delle scuole Del Prete e Chelini, con le norme tecniche di attuazione; tali norme, relativamente all’adeguamento dei piazzali, prescrivono l’adozione di modalità costruttive che consentano l’infiltrazione o la ritenzione delle acque meteoriche – continua Legambiente – . Queste prescrizioni sono poste a tutela delle caratteristiche di permeabilità del terreno e, a tale scopo,  promuovono la ricerca di soluzioni atte a consentire l’accumulo delle acque piovane per mitigare l’impatto dei cambiamenti climatici”.

“La realizzazione di una infrastruttura sostenibile da un punto di vista ambientale, permetterebbe anche una migliore connessione fra i piazzali e le pertinenze scolastiche che risultano, invece,  povere di verde. Non è forse intenzione dell’amministrazione realizzare un parco per ogni scuola? In relazione ai lavori che sta realizzando alla scuola Carlo Del Prete a Sant’Anna, l’amministrazione è forse a conoscenza di piante che si adattano anche a piazzali asfaltati ed impermeabili? La nostra proposta politica di creare giardini nelle pertinenze scolastiche, portata come contributo al Tavolo del Verde, è stata strumentalizzata al fine di realizzare uno slogan privo di contenuti?”, si chiede Legambiente.

“Gli spazi verdi sono sempre preziosi e – sottolinea Legambiente -, tanto più, lo sono nei luoghi in cui sorgono le scuole, perché contribuiscono a contrastare l’aumento delle disuguaglianze economiche, a vantaggio di coloro che vivono in quartieri in cui cemento e asfalto sono caratteristiche predominanti. ‘Scuole e verde pubblico sono tra i primi fondamentali servizi grazie a cui un insieme di persone si trasforma in una comunità, non solo per il casuale luogo dell’abitazione, ma per una serie di interessi collettivi’ diceva Insolera. Se si continua a perseguire tale politica, non possiamo stupirci, e tantomeno indignarci, nell’apprendere che Lucca sia la città capoluogo, in Toscana, con il minor rapporto verde-studenti (5.93 metri quadrati a studente, fonte Openpolis): un indicatore ampiamente sotto la media nazionale, paragonabile a città del sud Italia e in diretta relazione al problema della povertà educativa”.

“In qualità di cittadini e di genitori informati e consapevoli – conclude la nota -, chiediamo una moratoria all’impermeabilizzazione di piazzali e parcheggi e l’adozione di soluzioni che restituiscano più verde ai quartieri, in ottemperanza a quanto già previsto dal Regolamento Comunale, e approvato dal Consiglio, a tutela della permeabilità/ritenzione idrica dei suoli”.

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