I genitori della Pascoli si appellano ai lucchesi: “Aiutateci a finanziare progetti per i nostri ragazzi”

L'obiettivo è quello di raccogliere 5mila euro per un'insegnante madrelingua inglese e un robot progettato per migliorare l’apprendimento interdisciplinare

A Lucca i rappresentanti dei genitori della scuola primaria Pascoli hanno dato il via ad un’intraprendente iniziativa per trovare i fondi necessari per finanziare due importanti progetti che riguardano i piccoli alunni della scuola del centro storico, con l’obiettivo di raccogliere circa 5mila euro.

Il primo progetto, che è già iniziato, ma che con l’attuale disponibilità è destinato a terminare ad aprile non consentendo agli alunni di portare a conclusione il lavoro intrapreso e di consolidare i risultati, è il progetto madrelingua inglese che mira alla creazione di una scuola primaria pubblica a curvatura linguistica capace di stimolare la curiosità verso l’intercultura, l’entusiasmo e la “naturalità” nell’approccio alla lingua straniera.

Il progetto attivato da settembre scorso per 15 classi coinvolge due insegnanti madrelingua per un’ora alla settimana in ogni classe, permettendo, peraltro, di sperimentare il metodo Clil (che prevede l’insegnamento in lingua straniera di contenuti disciplinari attinenti ad altre materie). Per portare a termine questo progetto sono necessari circa 2600mila euro.

Il secondo obiettivo della raccolta è quello di avviare un progetto Stem (Scienza tecnologia ingegneria e matematica) e prevede la realizzazione di un modulo formativo mediante l’uso di un robot specificamente progettato per migliorare l’apprendimento interdisciplinare.

“L’iniziativa nasce – come spiega una rappresentante – con l’obiettivo di creare una forte sinergia tra la nostra comunità scolastica, le imprese e i cittadini, per cercare di garantire alle nuove generazioni delle opportunità di sempre maggior qualità ed è rivolta a tutti coloro che abbiano la volontà e l’entusiasmo di partecipare attivamente offrendo un contributo o sottoscrivendo un contratto di sponsorizzazione con la scuola (che darebbe visibilità allo sponsor): industrie, imprese, associazioni, enti vari, fondazioni ma anche privati”.

“Siamo infatti convinti, come genitori – prosegue – che le iniziative e i progetti scolastici abbiano ricadute positive sull’intera comunità e sul benessere collettivo, in quanto spazi e momenti formativi ed educativi dei cittadini di domani. Perciò contiamo sulla mobilitazione di quelle persone che condividono questa visione e che vogliano contribuire innescando un attivismo diffuso che moltiplichi energie ed iniziative”.

Consapevoli che questo momento storico segnato dalla crisi e dall’emergenza pandemica non sia il migliore per lanciare un’iniziativa di school raising, tuttavia i genitori della Pascoli, che hanno contribuito in prima persona alla raccolta fondi, per poter raggiungere l’obiettivo hanno deciso di rivolgersi anche alla comunità lucchese.

La preside dell’Istituto comprensivo Lucca Centro storico, la professoressa Dora Pulina, di concerto con il corpo docente, è stata messa al corrente dell’iniziativa in un’ottica di fattiva collaborazione scuola – famiglia e ha ringraziato i rappresentanti dei genitori per l’innovativo “esperimento sociale”, che metterà in circolo idee, creatività, risorse, responsabilità e solidarietà.

Non si tratta, infatti, solamente di chiedere un contributo economico, bensì di promuovere la partecipazione attiva della collettività alla realizzazione di un progetto, condiviso nelle finalità ed approvato e sostenuto socialmente.

Chiunque voglia donare può effettuare un bonifico bancario sul seguente conto corrente Intestato a Istituto Comprensivo Lucca centro storico Iban: IT30H0306913726100000046020 inserendo come causale: Ampliamento offerta formativa della primaria G. Pascoli  ed eventualmente specificando il progetto scelto (madrelingua o Stem).

Le erogazioni liberali a favore degli istituti scolastici di ogni ordine e grado, finalizzate all’innovazione tecnologica, all’edilizia scolastica e all’ampliamento dell’offerta formativa sono peraltro detraibili dall’imposta sul reddito.

Speriamo sinceramente che tutta la cittadinanza ci dia una mano e che sia possibile realizzare i due progetti”, concludono i genitori.

 

 

 

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