Disabili, a Lucca nasce la Casa per il dopo di noi foto

Via al progetto di Fondazione Crl con la congregazione delle suore ministre degli infermi

Realizzazione di una residenza per disabili per il Dopo di Noi, capace di accogliere una comunità di 20 disabili, suddivisa su tre moduli di 8+8+4, attività affine a quella che storicamente era presente nell’edificio e alla missione della Congregazione delle Suore Ministre degli Infermi. E’ questo il progetto abbracciato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca che verrà realizzo in via Elisa.

L’immobile interessato dalla riconversione è situato all’interno dell’isolato compreso tra le vie Elisa, del Fosso, Del Calcio, e San Micheletto, di proprietà della Congregazione delle suore Ministre degli infermi.

La struttura progettata conterà due comunità alloggio protette, per disabili da 8 posti ciascuna, oltre a 4 posti destinati alle emergenze.

Oggi (17 febbraio) con la sottoscrizione dell’atto di costituzione di vincolo di destinazione d’uso, è stata posta la prima pietra del progetto la Casa dopo di noi. Nella conferenza stampa, tenuta nell’auditorium del Complesso san Micheletto, che ha seguito la stipulazione dell’atto, hanno partecipato, il presidente di Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Marcello Bertocchini, suor Juliana, in qualità di legale rappresentante della Congregazione delle suore Ministre degli infermi, la superiora generale suor Lauretta Gianesin, la vicepresidente della Fondazione, Lucia Corrieri Puliti, il presidente di Anffas Lucca, Gabriele Marchetti e il responsabile tecnico della Fondazione, Franco Mugnai.

“Con l’atto sottoscritto oggi – dichiara il presidente di Fondazione Bertocchini – si segna l’inizio di un percorso condiviso, un progetto a cui Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca tiene particolarmente e che rientra a pieno negli obiettivi che ci siamo prefissi in ambito sociale. I ringraziamenti doverosi sono rivolti alla Congregazione delle suore, che si sono sempre dimostrate estremamente collaborative, aiutando a raggiungere quell’accordo tecnico giuridico, che ha portato al via di questo progetto. Un grazie anche a tutta la struttura di Fondazione ed in particolare a quel ramo che si occupa specificatamente del tema della coesione sociale. Grazie anche all’associazione Anffas per i preziosi consigli e per essersi fatta garante delle esigenza delle famiglie delle persone disabili. Ma stamani – prosegue Bertocchini – voglio ringraziare anche il Notaio Raspini, che è stato un elemento importante ed essenziale per districare il complesso iter giuridico burocratico, individuando ottime soluzioni legali che hanno permesso di dare il via al progetto”.

Il vincolo di destinazione posto sull’immobile ristrutturato avrà una durata di 30 anni in favore di Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, che a sua volta la trasferirà in favore di una società ad hoc di Fondazione, chiamata “Casa del dopo di noi” e potrà essere partecipata anche da altri soggetti, come la Fondazione per la Coesione sociale.

“A nome della Fondazione per la Coesione sociale – dice la vicepresidente di Fondazione, Lucia Corrieri Puliti – esprimo un forte ringraziamento per aver raggiunto questo traguardo, considerando però, che è solo l’inizio del progetto e che adesso inizia la parte esecutiva dei lavori.

Fondazione per la Coesione sociale ha deciso di essere parte in causa dell’iniziativa, intervenendo direttamente sul campo per realizzare queste strutture destinate alle persone con disabilità, strutture necessarie sul nostro territorio. L’Anffas in questa avventura, è stato un interlocutore privilegiato, perché conosce i bisogni e le necessità di queste persone e delle loro famiglie. In fine – conclude la vicepresidente – voglio spendere due parole per l’ubicazione di queste strutture, di solito vengono tenute in campagna e lontano dai centri abitati, come le residenze per anziani, sono contenta invece che le due comunità siano ospitate all’interno delle mura di Lucca e credo che questo aspetto sia molto bello”.

Anche l’Anffas esprime solidarietà al progetto e ne condivide le linee essenziali: “Grazie per questo anno e mezzo e per l’impegno messo nella realizzazione di questo progetto – dice il presidente di Anffas Gabriele Marchetti – oggi abbiamo portato a casa un sogno. Questo sogno però deve proseguire, la realizzazione di queste strutture deve essere solo un primo passo per rispondere alle esigenze del nostro territorio riguardo alla disabilità. Per questo dobbiamo andare avanti”.

Il progetto congiunto di Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, prevede un intervento di adeguamento, dal costo complessivo di 2,5 milioni di euro. La Congregazione delle suore si è resa disponibile a contribuire alle spese per un cifra di 500 mila euro, Fondazione investirà i restanti 2 milioni.

“Grazie di cuore al presidente Bertocchini – dice suor Lauretta – oggi è una grande gioia porre il primo passo verso un progetto che coltiviamo da molti anni. E’ stato un processo lungo e difficile, ma adesso non vediamo l’ora di accogliere le persone con disabilità”.

L’intervento

Essendo presente un vincolo monumentale sull’immobile, è stata presenta alla Soprintendenza di Lucca, la richiesta di autorizzazione per gli interventi da realizzare sulle facciate esterne dell’edificio, successivamente verrà presentata un’ipotesi di intervento di manutenzione e restauro dell’interno, con modifiche distributive, consolidamento, inserimento di un nuovo vano scale con ascensore, realizzazione di un secondo ascensore, realizzazione di servizi igienici. L’ipotesi di intervento, inoltre, prevede l’inserimento di elementi architettonici aggiuntivi esterni (copertura a vetri di una porzione della corte sulla via Elisa e inserimento di un ascensore esterno, sempre a vetri per l’accesso al museo).

Il progetto nel dettaglio

Al fine di riportare l’immobile in uno stato ordinario di manutenzione e del suo successivo utilizzo per la Casa del dopo di noi, il progetto realizzato dell’architetto Giovanni Saccani (con il coordinamento generale del responsabile tecnico della Fondazione, Franco Mungai) prevede, in primo luogo, l’esecuzione di interventi di manutenzione e restauro che riguarderanno l’esterno dell’edificio e più precisamente: revisione generale dell’intonaco e successiva coloritura, restauro degli elementi lapidei, revisione della copertura e delle gronde, il restauro o la sostituzione degli infissi esterni. L’intervento riguarderà l’intero edificio e non soltanto la parte interessata dalla realizzazione della residenza, così da riportare al vecchio splendore l’intero isolato.

Internamente il progetto, realizzato con il supporto di Anffas, prevede la realizzazione di un nuovo blocco scale e ascensore per il movimento di persone non autosufficienti che collegherà tutti i piani dell’edificio, dal piano interrato sino al piano terzo. A corredo della struttura rimarrà anche una scala in pietra esistente, che sarà utilizzata per i collegamenti interni. Al piano interrato troveranno collocazione gli spogliatoi del personale di servizio ed i locali tecnici per il funzionamento della struttura. Salendo, il piano terra verrà utilizzato prevalentemente per attività di gruppo, ricreative, e di socializzazione. Il piano primo ospiterà il primo nucleo da 8 ospiti disposti in 3 camere doppie e 2 singole corredati da due servizi igienici al piano. Saranno inoltre presenti un soggiorno ed una mensa con annessa dispensa, al piano sarà presente anche un presidio per il personale dotato di autonomo servizio igienico oltre ad un bagno assistito.

Il piano secondo sarà distribuito nello stesso modo del primo ed accoglierà il secondo nucleo da 8 ospiti.

Il piano terzo infine, ospiterà il terzo nucleo composto da 4 ospiti che verrà utilizzato in caso di emergenza. Al piano saranno poste oltre alle due camere doppie anche un bagno per disabili ed un bagno assistito. Come per i piani sottostanti sarà presente un soggiorno ed una mensa ed il presidio per il personale con un servizio autonomo.

Al piano troveranno posto anche altri locali adibiti a ripostiglio e situati nel sottotetto.

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