Salviamo la Manifattura contro Confcommercio: “Un progetto alternativo esiste”

Lodovica Giorgi e Paolo Pescucci tornano a parlare della proposta di Music Innovation Hub

Confcommercio si documenti, esiste un progetto alternativo più valido per il centro“. Così Lodovica Giorgi e Paolo Pescucci del comitato Salviamo la Manifattura tornano a parlare della proposta di Music Innovation Hub.

“Rivolgiamo un invito al presidente Pasquini, ai componenti della giunta e del consiglio direttivo di Confcommercio a voler ascoltare, a documentarsi – spiegano Giorgi e Pescucci -. Leggiamo con dispiacere affermazioni poco rispondenti alla realtà, secondo le quali l’unico progetto reale e concreto per riportare la ex Manifattura al suo antico splendore, è il progetto targato Fondazione Cassa e Coima. Chiediamo a queste persone, che dovrebbero rappresentare la pluralità dei commercianti lucchesi, se hanno chiesto una videoconferenza informativa anche ai rappresentanti di Music Innovation Hub. Che ci permettiamo modestamente di ricordare, ha cercato di presentare un progetto alternativo per riportare la ex Manifattura al suo antico splendore, non solo adesso, ma anche in futuro, con attività di grande impatto culturale e sociale”.

“Tutto questo con risorse economiche già trovate, con la proprietà dell’immobile della Manifattura che rimane al Comune, ai cittadini e non ad un privato che per quanto affidabile può sempre rivenderlo – vanno avanti gli esponenti di Salviamo la Manifattura -. Tutto questo senza pretendere la perdita per 25 anni dei cespiti dei parcheggi limitrofi alla Manifattura stessa. Attività culturali che attraggono persone e clienti per i commercianti, non le sottraggono creando un altro centro commerciale che distrarrà i clienti dalle attività già presenti in centro, come da progetto Coima-Fondazione. Certo se la dirigenza di Confcommercio, nemmeno ascolta e valuta le proposte alternative, tra l’altro molto più vantaggiose per la comunità, poi come mezzo orbo, può dire di aver visto solo metà della realtà. Eppure ieri in Consiglio Comunale, Rapaccini di Music Innovation Hub ha ripetuto solennemente l’offerta del loro progetto, smentendo ulteriormente e pubblicamente le affermazioni di chi vuol vedere solo e solamente Coima-Fondazione. Ma qualche dubbio deve esser passato anche tra i pensieri di cotanti dirigenti, se poi chiedono un secco no a marchi della grande distribuzione. Una volta che l’immobile è in mani private, quali garanzie scritte e non impugnabili hanno che la grande distribuzione prima negata, poi non arrivi?”.

“Ma qualche dubbio anche sul numero di parcheggi – proseguono -. In realtà quelli previsti dal project di Fondazione Cassa/Coima sono poco più di quelli già esistenti, destinati ovviamente a ridursi in ragione della occupazione stabile di posti auto da parte degli occupanti le nuove residenze, i negozi e gli uffici. Per giunta i posti auto a disposizione dei cittadini aumenteranno di costo, prevedendo, a differenza della attuale gratuità della fascia notturna, il pagamento anche in tale orario“.

“Cari dirigenti di Confcommercio, perché non pensate a soluzioni intelligenti per migliorare la fruibilità del centro storico ai clienti dei vostri negozi? – aggiungono Giorgi e Pescucci -. Perché non chiedete al Comune dei parcheggi di scambio gratuiti collegati al centro da frequenti navette pure gratuite? A Reggio Emilia e tante altre città questo è possibile. Anche il noleggio a prezzi agevolati di biciclette dai parcheggi verso la città è cosa possibile, ma che a Lucca non abbiamo. Colpa solo del Comune o anche di mentalità antiche, che non vogliono sforzarsi a vedere il futuro? Un futuro ove i centri storici saranno sempre più pedonalizzati e liberi dal parcheggio selvaggio davanti ai monumenti, o a intasare strade per loro natura inadatte alla circolazione delle auto. Perché come scrisse Antonio Cederna, anche se le auto emettessero, non veleni ma profumi sarebbero comunque inconciliabili con i centri storici”.

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