Ostello di San Frediano, la pandemia rende il futuro più incerto

Lavori e concessione, il Comune studia una soluzione

C’è incertezza, anche a causa della pandemia, sulla concessione dell’ostello San Frediano di Lucca. Del problema si è discusso in commissione congiunta bilancio e politiche formative su richiesta del consigliere comunale Fdi Martinelli che ha chiesto di fare il punto della situazione e dello stato dell’arte.

L’ostello san Frediano, in questi ultimi anni, è stato oggetto di alcuni bandi di gara: una prima è stata bandita nell’ottobre 2018 a cui pervennero 17 manifestazioni di interesse, furono ammessi 11 degli operatori. Ma a fine marzo 2019, la procedura andò deserta e non partecipò nessuno degli operatori invitati. A maggio 2019 fu approvato un secondo avviso di manifestazione di interesse con alcune modifiche al bando iniziale che si allungava di un anno e con una riduzione del canone di affitto, per rendere più appetibile la gara. In pratica i lavori a carico del vincitore venivano scontati dal canone. Al bando riposero 8 operatori economici e entro il termine della gara, a ottobre 2019 si presentò una sola offerta da parte della Ristogest Srl che ottenne l’aggiudicazione della gestione dell’ostello. La Ristogest Srl nel progetto presentato, giudicato molto interessante dall’amministrazione comunale, aumentò anche il canone base presente nell’offerta. A febbraio 2020 però arriva l’emergenza Covid e tutto cambia.

“Abbiamo proceduto allo smantellamento di alcuni beni immobili di proprietà del comune, sono state donate alla protezione civile e altri messi in asta per le associazioni di volontariato – spiega l’assessore con delega al turismo, Stefano Ragghianti – Siamo in una situazione complessa, con un’interlocuzione di una ditta aggiudicataria per trovare soluzioni future. È chiaro che il settore ha subito un colpo gravissimo dalla pandemia e prima di pensare a persone che dormono in camerate comuni, di acqua sotto i ponti ce ne deve passare, anche una volta passata la fase pandemica”.

In una prospettiva futura, c’è incertezza nel settore turistico per la fase post pandemia, è possibile che ci sia un cambiamento del tipo di turismo e l‘accesso a camerate in cui stanno a stretto contatto persone sconosciute probabilmente non si potrà fare per molto tempo.
“Noi vorremmo in qualche modo – prosegue Ragghianti – grazie ad una fitta interlocuzione con la ditta, affrontare la situazione ed andare avanti con un progetto chiaro per far riprendere la struttura. Perché il progetto era molto interessante anche se nato e concepito in una situazione diversa, il quadro è cambiato senza che sia colpa di nessuno”.

Il consigliere Martinelli, che ha chiesto la riunione delle due commissioni consiliari, esprime la sua opinione e chiede altre informazioni sulla struttura: “Ringrazio per aver accolto l’invito sul fare il punto della situazione sull’ostello. La gara è stata vinta dall’Aristogest, molti anni dopo che l’ostello era comunque rimasto chiuso, mi chiedo quali siano i lavori che ha necessità l’ostello per poter riaprire a pieno regime”.

“Sono dei lavori che erano a carico del concessionario – precisa Ragghianti – ed avevano un importo di 180 mila euro relativi a infissi e ad alcune operazioni interne di separazioni di stanze e ignifugazione dei locali della cucina. In tutti i lavori richiederebbero 4-6 mesi di lavoro in condizioni normali”.

Siccome serviranno 4-6 mesi a fare questi lavori, perché non stringere l’accordo con il gestore per far fare i lavori prima della riapertura del settore turistico?”, incalza il consigliere Martinelli.
Secondo Ragghianti la strada che sta percorrendo l’amministrazione comunale è proprio questa: “Il tentativo è proprio quello ma ci vuole un quadro per affrontare i lavori e ci vogliono anche le prospettive per svolgere i lavori in sicurezza. La questione è anche relativa alle condizioni contrattuali da stabilire con l’affidatario, per la ripartenza dell’attività che probabilmente vedrà la luce non prima del 2022. A settembre e per tutto il 2021 non saremmo nella situazione di accogliere un turismo. Bisognerà verificare e modificare termini, condizioni contrattuali e concessioni dalla gara pubblica, che è cosa difficile da un punto di vista giuridico. Però l’idea è quella di salvare il bando e l’affidamento”.

Il consigliere Giannini offre alcune soluzioni e spunti di riflessione: “Si potrebbe vendere la camere e far diventare l’ostello luogo di intrattenimento e ristorazione, in attesa di un ritorno alla normalità?”, propone.

Il consigliere di opposizione Torrini invece è critico come Martinelli sulla gestione che sta attuando l’amministrazione: “È difficile chiedere in questa situazione a chi si è aggiudicato il bando di fare dei lavori, tuttavia siamo amministratori di questa città e nel momento in cui riprende il turismo ci troviamo ancora con un ostello che deve sempre ripartire. Se dovesse saltare l’affidamento pazienza, perché il nostro scopo è anche amministrare non fare beneficenza”.

Il consigliere Martinelli insiste su ulteriori soluzioni che potrebbero portare ad un recupero del bene in tempi brevi: “Chiedo di aprire a agli enti del territorio interessati, per creare una sinergia per il recupero, sfruttando il turismo sui camminamenti intorno alla lucchesia e puntando su un turismo legato alla via Francigena. Tante città e tanti luoghi con un turismo della via Francigena riescono a produrre ricchezza per il proprio territorio e Lucca è tappa fondamentale di questa via”.

Conclude la seduta la risposta dell’assessore Ragghianti: “L’ultima riunione con Ristogest è stata pochi giorni fa, non paga il canone perché non è entrata in possesso dell’immobile. La ristorazione era una delle deroghe nella concessione. Colgo le sollecitazioni fatte, vorrei sottolineare la complessità dei lavori. Bisogna vedere nel bando di gara quanti lavori diventeranno necessari, perché quelle enormi stanze avranno poco significato in una fase post pandemica. Andranno viste le modifiche da fare, vogliamo proseguire su questa via, anche sugli itinerari turistici sui quali puntiamo perché siamo sicuri che avranno riscontri positivi sulla città”.

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