Stop tampon tax, da Lucca Civica la mozione per ridurre il costo degli assorbenti

Il capogruppo Cantini: "Il ciclo non è un lusso e domani auspichiamo che il consiglio comunale si schieri a sostegno dell’equità sociale ed economica"

Stop tampon tax. Domani sera (18 maggio) approderà in consiglio comunale la mozione presentata dai consiglieri di Lucca civica per ridurre la tassazione sui prodotti sanitari e igienici femminili.

“Il ciclo non è un lusso eppure in Italia l’Iva sugli assorbenti è al 22%, cioè la tassazione prevista per i prodotti rientranti nella categoria dei beni non di prima necessità, come ad esempio i tablet e i profumi – spiegano da Lucca Civica -. Nonostante una donna non possa scegliere se e quando averlo, l’attuale situazione impositiva che mantiene la soglia massima sui prodotti per l’igiene intima femminile, crea iniquità sociale quanto economica, aggravando il peso della spesa media per ogni donna e ragazza sino a generare il fenomeno ‘period poverty’, ovvero l’impossibilità economica di potersi garantire un’igiene adeguata durante tutto il periodo mestruale. L’obiettivo è un intervento normativo, ovviamente, ma un messaggio importante, un primo passo in una battaglia sacrosanta e una forma importante di supporto e di sostegno alle donne su una questione prioritaria per la salute femminile”.

“Il problema della evidente ingiustizia della tassazione sui prodotti sanitari e igienici femminili è emerso in tutto il mondo – spiega il capogruppo di Lucca Civica Claudio Cantini – e in molti paesi, quali ad esempio Francia, Inghilterra, Germania e Spagna, è stata ridotta in modo consistente la tassazione, portandola al pari di quella dei beni di prima necessità. E’ inaccettabile che in Italia ancora oggi si applichi, a beni necessari per l’igiene femminile come tamponi interni e assorbenti esterni, la massima imposta sul valore aggiunto, ovvero il 22% come ai beni di lusso, al posto di quella per i beni essenziali che è al 4%. Lo è, a maggior ragione, in un momento complicato come questo segnato dalla pandemia, in cui proprio sulle donne ricade ancor di più il peso delle difficoltà”.

“Occorre quindi intervenire prima possibile, facendo pressione sul parlamento, affinché sia subito applicata una tassazione più giusta, per arrivare possibilmente in seguito a una detassazione completa. Ma già a livello locale possiamo fare molto: chiedere alle farmacie comunali spa, società partecipata, di applicare un prezzo contenuto sui prodotti di prima necessità femminili, attivare programmi di distribuzione gratuita nelle scuole secondarie, chiedere alla Regione Toscana di affrontare il periodo della povertà mestruale. Il ciclo non è un lusso – conclude Cantini – e domani auspichiamo che il consiglio comunale si schieri a sostegno dell’equità sociale ed economica. Spesso questa campagna contro la Tampon Tax viene derisa o ridimensionata, ma è proprio dalle battaglie contro queste disparità che si può creare una reale cultura della parità, per arrivare finalmente a una vera uguaglianza tra generi”.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.