Un parcheggio scambiatore al posto dello svincolo Lucca est e nuovo casello a Mugnano, svelato lo studio di fattibilità foto

L'area di salvaguardia per realizzare l'infrastruttura sarà inserita nel piano operativo. Mammini: "Ma la realizzazione dell'opere compete a Regione e Ministero"

È stato presentato questo pomeriggio (1 giugno) in commissione urbanistica lo studio di fattibilità per il casello di Mugnano, che l’amministrazione comunale ha commissionato al polo universitario ‘Sistemi di trasporto e di logistica’ dell’ateneo di Pisa e che sarà allegato al quadro conoscitivo del nuovo piano operativo.

Il piano strutturale approvato nel 2017, alla fine del primo mandato dell’amministrazione Tambellini, aveva infatti già individuato l’area compresa fra Mugnano e Sorbano da sottoporre a salvaguardia per una possibile futura realizzazione di questa infrastruttura e il piano operativo, in corso di redazione, renderà più puntuale questa previsione.

Lo studio condotto dal professore Antonio Pratelli e dalla sua équipe ha preso in esame la situazione attuale, con la presenza dei due caselli, Lucca ovest e Lucca est, che distano appena 600 metri l’uno dall’altro. Attraverso rilievi di traffico, analisi dei flussi e sistemi di simulazione dinamica vengono messi in evidenza gli attuali problemi di sicurezza, legati ad un’alta incidentalità (soprattutto nel tratto di raccordo terminale della corsia di immissione dei veicoli che da Lucca Ovest si immettono in autostrada in direzione Firenze), problemi di efficienza del sistema e ricadute negative dal punto di vista ambientale (inquinamento atmosferico e inquinamento acustico).

Questa parte dello studio è stata già presentata in commissione nel mese di marzo. Quest’oggi, invece, è stata approfondita la possibile soluzione della situazione attuale, che consisterebbe nella trasformazione del casello di Lucca est in parcheggio scambiatore a servizio degli utenti dell’autostrada (Multi park Lucca est) e nella realizzazione del nuovo casello più a est, in località Mugnano.

“Ci siamo affidati ad un approfondimento scientifico qualificato – dichiara l’assessora all’urbanistica Serena Mammini – per poter rendere puntuale nel piano operativo la previsione dell’area di salvaguardia già effettuata dal Piano Strutturale. Non si tratta, oggi, di progettare il nuovo casello di Mugnano, cosa che peraltro non compete a noi come Comune, ma alla Regione e al Ministero. Si tratta invece di fornire strumenti utili per possibili scelte che la politica sarà chiamata a fare nei prossimi anni, in termini di mobilità e infrastrutture, per questo l’amministrazione ha avviato un costruttivo dialogo con il Ministero competente. Il Piano Operativo, del quale lo studio dell’Università di Pisa farà parte, non solo predispone un sistema di conoscenze, ma offre anche una visione aggiornata dell’opera pubblica e delle sue possibili ricadute in termini di benessere e qualità della vita. Il caso di Mugnano rappresenta Lucca nella sua propensione al futuro: in questo scenario il piano operativo è lo strumento traghettatore verso una città capace guardare avanti e di trovare soluzioni nuove a problemi vecchi. È espressione di una Lucca che trasforma le situazioni critiche e le traduce in risorse per la sua comunità, di una Lucca in equilibrio tra sostenibilità ambientale e responsabilità delle scelte”.

Più nel dettaglio, il Multi park Lucca est non prevederebbe alcun consumo di suolo, perché andrebbe sostanzialmente a utilizzare in maniera diversa l’area attualmente occupata dal casello e funzionerebbe sul modello di quello fiorentino, realizzato a Villa Costanza. Un’area a cui accedere direttamente dall’autostrada, che metterebbe a disposizione parcheggi per bus, autovetture e motocicli, in modo che da qui le persone potrebbero uscire lasciando il proprio veicolo per raggiungere la città a piedi, in bici o attraverso navette dedicate. Il nuovo casello di Mugnano sorgerebbe in un’area libera a ovest dello stabilimento Perini e a nord dell’autostrada A11, rispettando i vincoli urbanistici e di salvaguardia del reticolo idrografico, senza interferenze rispetto a quelli di carattere monumentale che hanno spesso rappresentato elementi di criticità nel progetto di infrastrutture viarie nella Piana come, per esempio, l’acquedotto del Nottolini.

Nell’ipotesi studiata, il casello si innesterebbe con la viabilità già esistente e con l’asse suburbano attraverso una nuova rotatoria sulla via di Mugnano, posta a nord ovest dello stabilimento Perini. Una seconda rotatoria, sempre sulla via di Mugnano, a sud est dello stesso stabilimento, realizzerebbe l’innesto con l’asse nord sud, il tutto senza significativi effetti in termini di consumo di suolo.

Nello studio di fattibilità allegato al piano operativo saranno inserite anche ipotesi di come collocare al meglio l’infrastruttura nel contesto dei paesi di Mugnano e Sorbano. In particolare si prevederanno azioni di sistemazione paesaggistica, andando a mitigare l’opera con progetti di forestazione e cinture verdi; gli attuali spazi pubblici saranno implementati e concentrati nei pressi del plesso scolastico. Si tratta dunque di produrre, attraverso queste necessarie azioni, nuovi contesti verdi e scenari urbani qualificati per attenuare l’impatto acustico. L’obiettivo è volgere in positivo gli aspetti critici, affrontandoli con un’intensa attività di progettazione urbana e paesaggistica.

Si prevede inoltre la realizzazione di una ciclopista da sviluppare sul sedime della ferrovia dismessa Lucca-Pontedera, per dotare così la zona sud e i paesi di Mugnano e Sorbano di uno straordinario parco lineare che consentirà di raggiungere il centro storico di Lucca in breve tempo, in sicurezza, con modalità e mezzi sostenibili e leggeri. Un’opera che costituirà un servizio soprattutto ai residenti e alla popolazione scolastica locale.

Infine è stata pensata la risistemazione di via di Mugnano, con particolare attenzione al decoro e alla sicurezza nel passaggio interno al centro del paese, assimilato a un piccolo centro storico, con una sua viabilità di servizio dedicata alla residenza attraverso un vero e proprio restyling dell’attuale viabilità. L’adeguamento di via Diodati, invece, a nord dello stabilimento Perini, servirà per sottrarre dalla parte più residenziale il traffico pesante e collegarsi facilmente al futuro asse nord-sud.

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Commenti

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  1. Contrada S.Concordio
    Scritto da Contrada S.Concordio

    Bene il casello a Mugnano che toglie il traffico dei mezzi pesanti da S.Concordio, ma perchè chiudere il casello di Lucca Est? Una volta che è chiuso, chi esce dall’autostrada a Mugnano (o chi vi deve entrare), per andare in città, non deve lo stesso attraversare S.Concordio passando dalle vie Consani, Formica Guidiccioni e limitrofe, da cui invece si vuole togliere? Fate Mugnano, ma lasciate aperto il casello Lucca Est e abbandonate l’dea di un parcheggio scambiatore, che sembra fallita in partenza.