Crollo alla pista ciclabile di San Concordio, via ai lavori: abbattuti due alberi

Nelle operazioni preliminari verificata con Lipu la presenza di eventuali nidi di uccelli: ce n'era uno in costruzione di tortore dal collare

Sono partiti questa mattina (21 giugno) i primi lavori preliminari per il rifacimento della copertura del canale Benassai sul viale di San Concordio, dopo il crollo di alcune settimane fa che ha portato alla verifica di tutto il condotto sotterraneo sopra il quale corre la pista ciclabile principale del quartiere. Per poter dar luogo agli scavi e all’inserimento degli elementi della nuova struttura prefabbricata questa mattina è stato necessario abbattere in somma urgenza due alberi di Liriodendron tulipifera.

Per questo motivo già da alcuni giorni erano stati allertati esperti per verificare la possibile presenza di nidi di volatili. Sull’albero più grande è stato individuato un nido di una coppia di tortore dal collare (Streptopelia decaocto) per questo motivo, dopo aver consultato alcuni veterinari della Lipu – Lega Italiana protezione Uccelli, questa mattina prima di procedere all’abbattimento è stato predisposto tutto quanto necessario a soccorrere i nidiacei.

Erano presenti sul cantiere, oltre ai tecnici comunali, il presidente della commissione consiliare lavori pubblici Daniele Bianucci e la biologa Arianna Chines. I volontari Anpana del soccorso animali erano pronti ad accompagnare gli eventuali nidiacei trovati al Centro recupero uccelli marini e acquatici di Livorno della Lipu. Fortunatamente non c’è stato bisogno. Il nido era in fase di costruzione ed era ancora vuoto e la coppia di tortore dal collare, con tutta probabilità, si troverà un altro albero più tranquillo dove ricostruire un giaciglio per la cova.

Nuovi alberi in sostituzione di quelli abbattuti saranno messi a dimora, con i consigli degli agronomi, dopo la fine dei lavori.

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Commenti

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  1. Contrada S.Concordio
    Scritto da Contrada S.Concordio

    Non si può sentire di un Comune che chiama una biologa e la Lipu per fargli vedere “il dito”, cioè gli eventuali nidi che poi non c’erano, e non “la luna”, cioè che sta abbattendo degli alberi grandi e sani, senza la relazione tecnica di un agronomo, solo perchè davano noia al progetto. Che non ci prenda l’abitudine, il Consigliere Bianucci,a farci mettere la faccia degli altri. Quegli alberi sani sono stati abbattuti perchè per infilare uno scatolare largo 2 metri e mezzo in un fosso che è largo 2 metri e 40 bisogna abbatterne una sponda, e il progetto approvato prevede proprio la demolizione della antica massicciata in pietra che si trova dalla stessa parte dove poggiavano gli alberi. E’ il deja vu di quanto già è successo con i cedri a Ple Moro lo scorso luglio: alberi sani che vengono sacrificati nel nome di progetti che appaiono esagerati o scriteriati, a scelta.