Medie di Mutigliano, lo sfogo delle mamme: “Troppi disagi, qualcuno intervenga”

Un lungo e accorato sfogo contro l'attuale dirigente: "Questa scuola merita di avere una dirigenza come quella passata"

Finita la scuola ed archiviato questo anno scolastico non finiscono le polemiche di alcune mamme su come è stato gestito il plesso di Mutigliano. Mamme che, come si legge in una nota, hanno spesso evidenziato molte criticità e oggi “vorrebbero che la situazione migliorasse con l’intervento di chi di dovere”.

La dirigenza ha sempre mal gestito diverse cose fondamentali nel corso dell’anno – scrivono le mamme – Purtroppo l’attivazione del riscaldamento è avvenuta molto tardi e solo dopo che alcuni genitori si erano attivati personalmente rivolgendosi direttamente all’Ufficio competente del Comune. Ciò non è piaciuto alla dirigente, in quanto si è sentita scavalcata nelle sue mansioni ed è rimasta amareggiata ed offesa per essere stata chiamata dall’assessore comunale di riferimento. Ad alcune mamme ha riferito che non si dovevano permettere di chiamare il comune”.

“Qualcuno doveva pur far qualcosa – scrivono – visto che i ragazzi continuavano a rimanere al freddo; una classe è stata addirittura spostata nella palestra seminterrata (per mantenere il distanziamento previsto dalle restrizioni Covid), ed è stata ancora più soggetta a temperature rigide ed umidità. Un altro grave episodio riguarda la premiazione in Confartigianato inerente il concorso Artigianato e scuola. Mutigliano aveva vinto il primo premio ma si è consentito ai ragazzi di ricevere solamente l’attestato, vietando loro di fare foto e partecipare alle riprese della tv locale. Cosa permessa invece ad un’altra classe circa un altro concorso: le foto sono state fatte e pubblicate sul giornale. Il premio in denaro, ottenuto dalla Confartigianato, di fatto è stato ‘boiccotato’; alla fine siamo riusciti ad acquistare soltanto a maggio una smart tv”.

“Purtroppo, anche durante lo svolgimento della prima prova invalsi, per alcuni ragazzi certificati, si sono verificati problemi di non poco conto – raccontano ancora le mamme – Non è stato possibile far attivare la procedura per loro (dando gli aiuti previsti) perché la dirigente non era presente e nessuno aveva le credenziali per l’attivazione. Lei stessa non aveva voluto condividere con nessun docente quest’ultime”.

I problemi, secondo loro, non sono mancati nemmeno con la didattica a distanza: “In concomitanza alle vacanze pasquali – proseguono le mamme – c’è stata la mancata gestione della dad con una circolare incompleta degli orari: ad inizio scuola fu fatto dai docenti un piano orario ridotto di videolezioni, in caso di chiusura totale delle scuole , come è avvenuto a marzo 2020. Ma con una differenza sostanziale è che i ragazzi con certificazioni (bes, dsa, dhd) potevano frequentare in presenza mentre venivano svolte le videolezioni, ed il risultato è stato che i professori, finite le ore previste, non sapevano come gestire i ragazzi che erano in presenza a scuola, prendendosi carico della loro sorveglianza. Questo delirio per i 3 giorni prima di Pasqua”.

Non sono mancati disservizi nemmeno con le schede delle competenze – si legge – che vanno inoltrate alla scuola superiore, ci sono volute varie telefonate ed un paio di mail affinché fossero rese visibili. Ci dicevano che non erano pronte, che le trasmettevano alla scuola, noi insistevamo ed hanno addirittura chiesto ad una mamma utente e password perché secondo loro non eravamo noi capaci di vederle. Alla fine ci è stato detto ‘noi avevamo capito che chiedevate la scheda delle prove invalsi'”.

“L’ultimo giorno di scuola – hanno concluso le mamme in questo lungo e accorato sfogo – la dirigente non ha fatto estrarre la lettera per l’esame ai ragazzi – come è sempre successo – ma l’ha fatto fare di sabato quando i genitori entro le 10 dovevano essere a conoscenza dell’orario, invece si è saputo dopo le 13. C’è sempre stata una mancanza di volontà da parte della dirigente di incontrare genitori e docenti (anche insieme) per discutere dei problemi di incomunicabilità si è sempre parlato per interposta persona,ed ha richiesto incontri singoli con i genitori… forse per paura di un confronto collettivo? Per non parlare delle comunicazioni sempre inefficaci ed imprecise. Insomma – scrivono – una situazione pesante difficile da gestire un periodo di grande incertezza per tutti”.

Gestire un plesso scolastico significa assumersi le responsabilità delle proprie azioni, se non si è in grado è giusto lasciare spazio a chi lo è – scrivono le mamme – Tutte queste vicende e comportamenti ci fanno arrivare a pensare che per lei la scuola media di Mutigliano sia talmente inutile che nessuno verrebbe mai ad insegnare ad una scuola così. Ci è venuto da pensare questo anche perché la dirigente ha segnato suo figlio alle medie di un altro plesso e in quello che lei dirige, e non certo per non avere conflitti di interesse visto che ha frequentato le elementari a San Marco. Quello che noi stiamo facendo è un grido d’aiuto per i docenti che si sono rivelati fantastici con i nostri ragazzi e con noi genitori, perché questa dirigente sta affossando una scuola che la ex dirigente ha invece riqualificato”.

“Ci auguriamo che chi di dovere intervenga per evitare che accada di nuovo tutto questo – concludono – Lo chiediamo perché questa scuola merita di avere una dirigenza come quella passata, è una scuola lodevole. Chi sa di queste problematiche non metta la testa sotto la sabbia…”.

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