Ratto esce dal canale ed entra in negozio: “Così non può andare”

Di Benedetto: "Ci auguriamo che la Soprintendenza torni sui suoi passi"

Torna a far parlare di sé la prescrizione della Soprintendenza di Lucca che prevede la riapertura di un tratto di 30 metri del canale Benassai lungo il viale San Concordio. Le ragioni le illustra Charles Di Benedetto, presidente della Commissione Città di Lucca di Confcommercio: “Abbiamo appreso con profondo rammarico – afferma – la notizia che in questi giorni un ratto di grosse dimensioni sia fuoriuscito dal canale, nel tratto del viale già scoperto a causa del cedimento strutturale della ciclabile, per poi introdursi all’interno di un negozio di parrucchiera. Un episodio che purtroppo è la ulteriore conferma di quanti rischi di natura igienico sanitaria comporti la scopertura di un fosso. Lo stanno dicendo i commercianti della zona e lo ribadiamo anche noi; riaprire un tratto di 30 metri del canale Benassai in una zona così altamente urbanizzata creerebbe grossi problemi dal punto di vista sanitario. Senza dimenticare naturalmente le questioni legate alla viabilità e alla sosta”.

“La nostra Commissione-  aggiunge Di Benedetto – si è subito interessata alla vicenda della ciclabile di San Concordio, sin dai giorni immediatamente successivi al crollo di maggio, partecipando a incontri con l’assessore Raspini per conoscere le tempistiche e l’iter dei lavori di risistemazione. Certamente questa prescrizione della Soprintendenza, se confermata, andrebbe a sommare ulteriori e gravi problemi a una situazione già complessa”. “Per questa ragione – chiude il presidente della Commissione città di Lucca – ribadiamo l’invito forte e chiaro rivolto alla soprintendente Angela Acordon affinché apra al più presto un confronto con la città e in particolare col quartiere di San Concordio. Fra i commercianti della zona c’è tanta preoccupazione, purtroppo ampiamente giustificata. E chi sta alla guida di certe istituzioni non può continuare ad ignorarla. Gli imprenditori vengono da un periodo difficilissimo dovute alla ben nota emergenza sanitaria e non è accettabile che si trovino costretti a subire ulteriori disagi causati da scelte calate dall’alto che appaiono del tutto illogiche”.

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