‘Cavalleria, cavalli, vapore e rampanti’, al via la due giorni di eventi dedicati alle eccellenze lucchesi

Da una conferenza alla caccia alla volpe simulata per un tuffo nel passato

Sabato 16 e domenica (17 ottobre) a Lucca si svolgerà l’evento che evoca le tre eccellenze che hanno contribuito alla storia illustre della città: il cavallo, l’automobile e il volo.

Sono questi gli argomenti del dibattito che sabato dalle 15.30 alle 19.30 si svolgerà all’interno degli splendidi saloni affrescati di Villa Bottini e al quale parteciperanno i due autori: Giorgio Caponetti, scrittore di grande successo, nato a Torino e residente in Maremma; vincitore di importanti premi letterari che collabora frequentemente con la Rai per il programma Linea Verde e con la rivista Airone, e Bruno Giannoni: nato a Firenze ma vive dal 1976 a Lucca; da sempre appassionato di storia, si dedica alla Rievocazione e Ricostruzione Storica ed è stato presidente per diversi anni dell’Associazione Lucchese Historica Lucense. Autore di libri riguardanti il territorio e la storia militare.

Interverranno inoltre il fisico ed esperto di motori Giacomo Ricci della Fondazione Barsanti e Matteucci e il maestro maniscalco Stefano Falaschi, già allievo della prestigiosa scuola militare di cavalleria e di mascalcia di Pinerolo. La discussione sarà condotta dal giornalista e scrittore fiorentino Enrico Nistri, ben noto al grande pubblico per i suoi contributi al programma Rai La storia siamo noi e gli incontri culturali al Caffè la Versiliana. Autore di importanti volumi, in particolare sulla storia del Novecento, ha publicato molti testi di storia per le scuole medie e superiori.

Ma torniamo ai temi principali dell’incontro. Per quanto riguarda il cavallo, la città che ha ospitato tra Ottocento e Novecento quello che fu uno dei reggimenti d’élite dell’Italia postunitaria fu proprio Lucca: il 16esimo Cavalleggeri di Lucca, già di stanza nella ex Caserma Lorenzini in Piazza San Romano, oggi sede del Museo italiano del fumetto. Il Reggimento faceva parte della Regia Cavalleria a cui apparteneva un altro personaggio illustre nato nella vicina Livorno, il capitano Federigo Caprilli, considerato unanimemente l’ideatore della moderna equitazione. Le glorie del Cavalleggeri e la fama che ha dato alla città di cui porta il nome sono  magistralmente narrati nei libri di Bruno Giannoni, Il reggimento cavalleggeri di Lucca, Garfagnana Editrice e Il reggimento cavalleggeri – Lucca in guerra, di Tra le righe libri.

A due cittadini lucchesi spetta il merito dell’invenzione che aprirà la strada al  progresso ma contribuirà anche al tramonto della Cavalleria nonché del cavallo come principale mezzo di locomozione: nel 1853 gli ingeneri Eugenio Barsanti e Felice Matteucci, depositarono per primis il brevetto per il Motore a combustione interna ossia il motore a scoppio che cambierà il futuro della storia dell’uomo. Di questo radicale passaggio tecnologico parlerà il bestseller, ormai alla sua decima ristampa, uscito dalla penna dello scrittore Giorgio Caponetti, Quando l’automobile uccise la cavalleria, pubblicato da Utet. Attraverso le vicende di due personaggi, il capitano Caprilli e il suo grande amico il conte Emanuele Cacherano di Bricherasio fondatore della Fiat e dell’Aci, Caponetti ricostruisce nel suo romanzo la storia della nascita dell’industria dell’automobile in Italia.

Lucca ha dato anche i natali all’aviatore Carlo Del Prete, medaglia d’oro al valore aeronautico. Divenne famoso per le sue trasvolate oceaniche, ma soprattutto per aver conquistato, assieme a Arturo Ferrarin, nel maggio del 1928 il record mondiale di lunga distanza. Decollando da Montecelio (Rm), i due piloti atterrarono con il loro Savoia Marchetti S.64 sulle coste del Brasile dopo un volo lungo oltre 7mila chilometri senza mai effettuare uno scalo intermedio.

E fu proprio merito di un’altra medaglia d’oro del volo che uno dei simboli più celebri nel mondo dei motori, il Cavallino Rampante, entrò nella storia. Francesco Baracca, già ufficiale del secondo Reggimento Cavalleria Piemonte Reale, nel 1917 adottò, quando ormai era passato all’aviazione, lo stemma per la 91esima Squadriglia Aeroplani, a dimostrazione della sua grande passione per il cavallo. Sarà la madre di Baracca, la contessa Paolina Biancoli, a consegnarlo dopo la morte del figlio a Enzo Ferrari come portafortuna per la sua nascente scuderia. Il Cavallino Rampante diventerà ben presto famigliare ai Lucchesi essendo la città  una delle tappe storiche per il passaggio della “corsa più bella del mondo” come amava a definire la 1000 Miglia lo stesso Ferrari.

Contemporaneamente il sabato, sarà aperta nella Villa la mostra Cavalli tra le nuvole con le opere fotografiche di Giovanni Del Bianco, curatore di numerose mostre tematiche sul territorio e collaboratore di stampa locale. L’esposizione è impreziosita dai cimeli gentilmente concessi dalla raccolta Carlo del Prete. A fine serata seguirà un Vin d’Honneur offerto dalla Tenuta Maria Teresa

Domenica 17 alle 9.30 al Centro equitazione La Luna il programma prosegue con la mattinata dedicata agli amanti dell’equitazione per una caccia alla volpe simulata sulle antiche ippovie lungo il fiume Serchio, organizzata dalla Società Toscana Caccia alla volpe. La Caccia alla volpe simulata, già menzionata da William Shakespeare nel suo Amleto, è una pratica ludica equestre nella quale un cavaliere funge da “volpe” e viene inseguito da “cacciatori” a cavallo per essere poi alla fine “catturato” su un percorso prestabilito reso ancora più arduo dalla presenza di ostacoli naturali. Originaria dell’Inghilterra, la passione per questo sport si diffonde ben presto anche in Italia e alla fine dell’Ottocento nascono sulla Penisola le prime società che promuovono tale attività sportiva. Intrapresa in passato soprattutto per la formazione dei giovani ufficiali, la “Caccia” era anche molto amata da personaggi di spicco tra cui Francesco Baracca e Gabriele D’Annunzio che non perdevano l’occasione di partecipare in sella ai loro purosangue.

L’evento nasce da un’idea di Mattea Piazzesi, che ne è anche la curatrice.  Fiorentina d’origine ma lucchese d’adozione, gestisce il Club Le Pergole equitazione (Asd) in località San Martino in Vignale e svolge continuamente attività di ricerca per evocare gli aspetti di storia locale legati al cavallo sul territorio. Già autrice nel 2012 della manifestazione di successo per la celebrazione dell’arrivo a Lucca del reduce della Divisione Buffalo, Ivan J. Houston. Manifestazione organizzata in collaborazione con l’Associazione Linea Gotica della Lucchesia e il Tenente Colonnello Vittorio Lino Biondi. Promosso dal Comune di Lucca e dalla Società Toscana Caccia alla Volpe che da quasi trent’anni si occupa di salvaguardare le antiche tradizioni equestri della regione.

L’evento è reso possibile grazie alla collaborazione di: Amici di Barsanti e Matteucci, Centro Equitazione La Luna, Club Frecce Tricolori Mario Naldini, Club Le Pergole Equitazione, Historica Lucense, Lucca Sapiens Libreria, Linea Gotica della Lucchesia, Parte Guelfa. Collezionisti privati: Alessandra Del Prete, Giovanni Del Bianco, Luca Antonio, Severino Pieretti. Sponsor: A Mimmi Pinseria, Publiartex Srl, Tenuta Maria Teresa, Villa la Dogana

Ingresso libero con accesso tramite presentazione di green pass.

Per ulteriori informazioni: Mattea Piazzesi, email – matteapiazzesi@yahoo.it, telefono +39 340 5984359 – Tiziana Tosti, email – tiziana71.tosti@gmail.com, telefono +39 347 775 4518

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